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  • Inter, senti Paredes: 'Sarebbe bello tornare a lavorare con Sabatini'

    Inter, senti Paredes: 'Sarebbe bello tornare a lavorare con Sabatini'

    Leandro Paredes, centrocampista dell'Argentina e dello Zenit San Pietroburgo, ex Empoli e Roma, si racconta a Ultimo Uomo: "Sto molto bene qua, ma poi sicuramente arriverà il freddo e sarà qualcosa che non ci farà tanto piacere. Totti? È stato uno dei più forti a giocare di prima: vedevo lui e pensavo fosse davvero uno dei più forti in assoluto. Non c’è un perché preciso: le ragioni sono tutte nella carriera che ha avuto, nella sua traiettoria. Lo capisci solo guardandola tutta insieme perché è così mitico. E poi fuori dal campo è una persona straordinaria, che ti aiuta sotto ogni punto di vista. Gli auguro davvero il meglio per la sua nuova carriera da dirigente. (...) E sai anche chi metto, nel mio Pantheon? Daniele De Rossi. E' uno che mi ha insegnato che non si deve mollare mai. Che ci si deve allenare ogni giorno a cento all’ora. (...) Oggi mi trovo benissimo qua, però mi piacerebbe un giorno tornare a Roma. Ho vissuto tre anni fantastici: la gente, la città, tutto. Mi piacerebbe davvero, un giorno, tornare. Quando mi hanno detto dell’interessamento dei giallorossi sapevo che era solo l’inizio: non ti accontenti mai di quello che senti dire, sai che se vuoi prenderti quelle cose, allora devi dimostrare tantissimo".

    Due parole, poi, su Walter Sabatini, direttore tecnico Suning: "Sabatini? Uno che rispetto tantissimo perché è un grande professionista e non mi dispiacerebbe tornare a lavorare con lui, un giorno. Mi sono sempre trovato benissimo con Spalletti: però poi ha firmato per l’Inter, e ho capito che anche io sarei dovuto andare via perché il nuovo allenatore non mi avrebbe dato la continuità e la fiducia di Spalletti. Il problema è che eravamo in tre, e quei due che stavano al mio fianco (De Rossi e Strootman, n.d.r.) stavano giocando benissimo. Era dura togliere uno di loro".

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