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  • Simeone non ci sta: 'Perché l'Inter gioca venerdì e noi sabato?'

    Simeone non ci sta: 'Perché l'Inter gioca venerdì e noi sabato?'

    L’Inter non c’entra, anche perché in pochissimi potrebbero coltivare dubbi sul profondo legame che tuttora lega Diego “El Cholo” Simeone e i colori nerazzurri, a distanza di 25 anni dal suo addio per trasferirsi alla Lazio nell’ambito dell’operazione Vieri. Ma il tecnico argentino dell’Atletico Madrid, prossimo avversario dei vice-campioni d’Europa in carica negli ottavi di finale di Champions League, non è contento del differente trattamento riservato da Liga e Serie A per tutelare le rispettive rappresentanti in vista della sfida di San Siro di martedì 20 febbraio.

    24 ORE IN PIU' - “L’Inter gioca venerdì, noi sabato, grazie alla Liga e grazie alla Federazione”, ha detto alla tv spagnola Simeone, lamentandosi così del fatto che gli uomini di Simone Inzaghi avranno circa 24 ore in più a disposizione per recuperare le energie rispetto ai loro avversari, nonostante saranno loro ad ospitare il primo atto degli ottavi di finale di Champions League. La formazione nerazzurra scenderà infatti in campo alle 21 di venerdì 16 contro la Salernitana - match valido per la 25esima giornata di campionato - mentre l’Atletico Madrid, reduce dalla sconfitta di misura sul campo del Siviglia, attende al Civitas Metropolitano il Las Palmas alle 14 di sabato 17.

    PRESSIONE SUL CHOLO - Una differenza evidentemente non così lampante e tale da suscitare le vibranti rimostranze di Simeone nei confronti dei vertici dirigenziali spagnoli, ma pur sempre da considerare in un periodo congestionato di impegni per un Atletico che rischia di subire il rientro dell’Athletic Bilbao nella rincorsa al quarto posto (se stasera i baschi vincono ad Almeria sarà aggancio in classifica) e che nella semifinale di andata di Coppa del Re è caduto a San Mamés. Nelle prossime settimane, tra Liga, coppa e Champions League, Simeone si gioca una fetta fondamentale della stagione e dovrà farlo senza gli infortunati Azpilicueta e Morata e un Gimenez in forte dubbio.
     

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