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  • Inter, Spalletti apre all'addio di Icardi: 'Dipende dai sostituti, è un top player' VIDEO

    Inter, Spalletti apre all'addio di Icardi: 'Dipende dai sostituti, è un top player' VIDEO

    Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Premium Sport dopo la vittoria di Udine:

    Era convinto che oggi l'Inter giocasse un'ottima gara, anche se le difficoltà c'erano, tra il caldo e la caccia di punti dell'Udinese. Ma la prestazione era quella pronosticata. E' soddisfatto?
    "La squadra ha fatto bene, si è allenata bene, è entrata in campo bene. Ha messo sul piano del gioco la partita prendendone subito possesso e facendo gol. Bisogna fare i complimenti".

    Lazio o Roma dovranno fare qualche passo falso?
    "Sì, ma io parlo dal punto di vista mio e dico ciò che fa comodo a me".

    Si può pensare ad un futuro con l'Inter o vedere prima dove si arriva?
    "Qui c'è gente che già lo fa. Ausilio si fa trovare sempre pronto e sa preparare certe situazioni, noi dobbiamo solo finire bene. La squadra è cresciuta in questo ultimo periodo ma bisogna mostrarlo anche nelle prossime partite. Oggi però nel primo tempo abbiamo giocato benissimo, nella ripresa abbiamo perso qualche pallone di troppo, il che vuol dire tornare indietro nel difetto di mentalità. Noi siamo così, si mette sempre quella cosa lì. Non siamo condizionati a farlo".

    Può esistere un'Inter senza Icardi?
    "Dipende sempre dai sostituti. Ma lui è un top player, un finalizzatore eccezionale che ha qualità per il gol e sa dove passa la palla, non la va a rincorrere. In quel ruolo è il più forte mai allenato da me. Gli ci vorrebbe qualcosa in più sulla partecipazione e sulla costruzione alla manovra, ma ci si può lavorare perché lui è attento e ha già fatto vedere qualcosa. Ma dentro l'area è micidiale".

    Non crede di meritare la riconferma a prescindere?
    "Io non chiedo niente. Le indicazioni date oggi sono importanti per il futuro dell'Inter, dobbiamo dare seguito a una forza evidenziata nell'ultimo periodo di campionato. L'essere sempre uguali è quello che fa la differenza: se giochi in una squadra normale puoi concedere che gli altri ti portino via qualcosa di più, nell'Inter questi cali di tensione e di qualità devono essere pochissimi perché se no non si colma il gap con le prime".

    Oggi qualcosa si è visto sul piano della continuità di gioco:
    "Sono d'accordo. Io ai giocatori non dico bugie sul loro andamento, poi ti sgamano subito e diventi ridicolo. L'Inter è cresciuta rispetto ad inizio campionato, quando c'erano episodi coi quali portavi partite a casa. Oggi ho sentito tantissimi applausi agli interisti, e a loro racconti poco perché han visto calciatori forti e sanno se la squadra si comporta a certi livelli. Oggi avevamo un centrocampo tutto tecnico, con giocatori che sanno fare triangoli stretti e hanno qualità nel possesso palla". 
     

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