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  • Inter, Spalletti: 'E' una partita storica, eliminiamo una grande! Pochettino...'

    Inter, Spalletti: 'E' una partita storica, eliminiamo una grande! Pochettino...'

    • Alessandro De Felice, inviato a Londra

    Luciano Spalletti, tecnico dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Tottenham a Wembley.

    Il Tottenham deve per forza vincere, che cosa si aspetta?
    Mi aspetto quello che ha detto Pochettino, ovvero che ci battono, ma può succedere anche il contrario. Dal giorno del sorteggio sapevamo di dover affrontare una delle più forti d'Europa. Pochettino è bravo e si vede sempre la sua mano, anche sul piano psicologico.

    Che significato avrebbe la qualificazione?
    Sono tanti anni che il mondo interista aspetta di giocare queste partite. I tifosi vogliono vedere che noi vogliamo giocarcela. Dobbiamo 'sudarcela' fino all'ultima goccia perché la qualificazione è ancora in ballo, ma ho fiducia nei miei e nel fatto che possiamo giocarcela con qualsiasi avversario. Sarà uno scontro a viso aperto.


    In caso di qualificazione, a che punto sarebbe la sua squadra?
    Eliminando una delle due, nascerebbe la convinzione di poter andare avanti nella competizione. Credo che questa cosa sia già nella testa dei miei giocatori. È un gruppo importante, con tutti gli elementi che sono 'titolari'. È la mentalità giusta per costruire qualcosa di importante.

    Partita importante per la storia dell'Inter?
    Sì, è una partita che tutti vorrebbero giocare. Wembley? È un monumento del calcio, ma siamo abituati alla pressione. In caso contrario contrario vorrebbe dire che non siamo pronti per giocare per una squadra del livello dell'Inter.

    Che differenze ci sono tra campionato e Champions League?
    Diciamo che il livello della qualità delle avversarie e il fatto di poter essere eliminati sono le differenza principali. Domani è uno scontro a eliminazione diretta e non una partita del girone. Fino ad ora abbiamo percorso benissimo la nostra strada, e vogliamo continuare per mantenere salda la qualificazione. 

    Sui due risultati su tre?
    È una qualificazione tutta da guadagnare, non abbiamo nessun vantaggio. Dobbiamo dare tutto per conquistare la qualificazione. Sapevamo che sarebbe stato difficile dopo il sorteggio. Se c'è qualche calciatore crede che non sia fondamentale fare risultato, si trova nel posto sbagliato: la qualificazione è dentro la partita di domani.

    Sulla partita del Tottenham con il Chelsea?
    Ho visto e rivisto la partita e secondo me il Tottenham non ha 'maltrattato' il Chelsea. Loro sono partiti fortissimo e il Chelsea ha sbagliato troppo in fase di palleggio, una qualità fondamentale delle squadre di Sarri. Ci sono meriti del Tottenham e colpe degli avversari. È vero che hanno qualità di strappo sulle fasce e sanno giocare anche su un campo in queste condizioni, ma è altrettanto vero che se si riesce a ribaltare quello che è il loro piano può esserci un epilogo diverso rispetto a quello di sabato con il Chelsea. Penso che sia importante l'impatto alla partita e il fatto di non lasciargli il pallino del gioco in mano.

    Sulla partita del Tottenham contro la Juve dello scorso anno proprio a Wembley?
    È passato tanto tempo. Loro sono allenati bene e sono al massimo della condizione. Non bisogna lasciarli giocare e concedergli spazi con le ripartenze. Contro il PSV potevano fare molti gol. Non mi piace l'Inter che aspetta con gli avversari che vengono a calpestarti. Oltre alla scelta dei giocatori, c'è un modo di confrontarti quotidianamente: noi vogliamo avere una nostra identità e cercare di produrre gioco quando possiamo. Non dobbiamo essere passivi, ma dobbiamo andare con la testa giusta per andare a prenderci quello che vogliamo.

    In cosa è cresciuta l'Inter rispetto all'andata?
    Abbiamo giocato altre partite, abbiamo analizzato quanto fatto e ci siamo confrontati con due squadre di assoluto livello come il Tottenham stesso e il Barcellona. Ho visto un atteggiamento corretto contro il Barcellona a ritorno, forse troppo, giocando a viso aperto. 

    Sul campo di Wembley?
    Non è un terreno buonissimo per giocarci, soprattutto per il livello della Premier. Lo spettacolo ne risentirà, ma è lo stesso per le due squadre. Non c'è tempo per aver paura. 

    Sulla condizione della squadra?
    D'Ambrosio e Asamoah potranno essere della partita, ma ci sono anche altri elementi validi in difesa. Sarà sempre più difficile comporre l'undici titolare. Credo che l'importanza della partita annulli qualsiasi difficoltà.

    Come si migliora nella convinzione?
    Una serie di vittorie ti dà una convinzione che è importante e non ti porta a mollare. Qualche calciatore nasce con quella caratteristica, qualche altro la acquisisce. È l'abitudine al lavoro giorno dopo giorno a fare la differenza. Abbiamo sofferto per arrivare qui e quella sofferenza dobbiamo farla vedere domani sera. 


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