Calciomercato.com

  • Inter, Spalletti: 'Le foto di Icardi? Qui viene vestito. Nessun problema con lui'

    Inter, Spalletti: 'Le foto di Icardi? Qui viene vestito. Nessun problema con lui'

    • Pasquale Guarro, inviato ad Appiano
    Alla vigilia della sfida contro l’Udinese, Luciano Spalletti risponde alle domande dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa da Appiano Gentile.

    AI MICROFONI DI INTER TV - “Quanto è cambiata l'Inter in un anno? Adesso abbiamo un equilibrio maggiore e sappiamo riconoscere che atteggiamento avere all'interno della partita e questo è importante. In questo campionato ci sono squadre che si sono rinforzate. A quattro giornate dalla fine, incontrare una quadra che lotta per la retrocessione, ha lo stesso valore di uno scontro diretto perché le loro motivazioni ci creeranno difficoltà. L'Udinese di Tudor è una squadra che viene ad attaccarti e che sa ripartire. Non giocano solo in modo speculativo. I gol dei centrocampisti? La squadra è cresciuta dal punto di vista del gioco e diventa più facile per tutti arrivare in zona gol”.

    La gara contro l'Udinese può essere definita decisiva?
    “Possono essere tutte decisive, bisognerà valutare i punti che faranno i nostri avversari, che sono molti, perché almeno sei squadre lottano per la Champions. Dobbiamo affrontarli nella maniera giusta, lottano per la salvezza a quattro giornate dalla fine e per questo è come uno scontro diretto. È una partita difficile per quella che è la classifica e gli obiettivi di entrambe le squadre”. 

    Le hanno dato fastidio le foto di Icardi?
    “Quando viene qui è sempre vestito da Inter nella maniera corretta e a me interessa quello”. 

    Quanto la rassicurano i bei 60 minuti contro la Juve in vista del futuro?
    “Dipende sempre da cosa ci si mette in testa durante la settimana. Avevamo giocato bene anche contro la Roma. Dipende se riusciremo a vederci le stesse cose di quella partita anche contro l'Udinese e diventa fondamentale dargli la stessa collocazione di importanza. A volte succede di fare delle differenze e quei cali di tensione di cui ogni tanto abbiamo parlato sono figli di quei ragionamenti, cioè che durante la settimana qualcuno se la costruisce in maniera diversa la difficoltà della partita”. 

    Che differenze ci sono tra l'Inter in casa e l'Inter fuori casa?
    “Non ci sono differenze. A volte sono differenti i modi in cui si propone la squadra avversaria, ma il nostro atteggiamento è sempre lo stesso”.

    L'anno scorso l'Inter dipendeva molto dai gol di Icardi, quest'anno la quadra ha trovato gol alternativi ma c'è ancora un po' di imprevedibilità. Come si può migliorare ulteriormente?
    “Per quello che è il mio modo di pensare, non mi trova d'accordo il fatto di penare di essere dipendenti da un calciatore. Poi la sintesi va li, a quelli che fanno gol. Ma se ad esempio guardiamo l'Eintracht, possiamo dire di essere l'unica squadra che non ha preso gol da loro, quindi perché non fare anche i complimenti ai difensori? Di solito si tende a mettere più in evidenza chi fa gol, ma di fatto nella costruzione di una squadra, avere un muro al limite dell'area, è la prima qualità che bisogna avere, prima del saper fare gol. Poi per il prossimo anno cercheremo di fare scelte autentiche”. 

    Come si sono allenati Lautaro e Icardi e se c'è un favorito per domani?
    “Si sono allenati bene tutti, poi ci sono esercitazioni che piacciono di più e altre che piacciono di meno”. 

    Icardi è tranquillo anche senza gol o è un po' turbato?
    “Sono accadute un po' di cose che possono averlo limitato. Il suo pregio è l'equilibrio, ha uno spessore e un livello di ripetitività che ti danno buone notizie per il futuro”.

    Del gruppone che lotta per la Champions, teme qualcuno?
    “Non una in particolare perché ci sono intrecci di partite. Ci sono gare difficile e per me è impossibile dire dove possono arrivare Atalanta, Torino o Milan. Ogni anno si vanno a posizionare come sorpresa, ma ormai la sorpresa si ripete costantemente. Nelle due stagioni precedenti a quando sono arrivato io l'Atalanta è arrivata davanti all'Inter. Le aspettative ficcate dentro la testa dei calciatori hanno costi di smaltimento”.

    Quando si parla di futuro sembra quasi che ci sia spazio per uno solo tra lei e Icardi, questa è una cosa che si può sdoganare?
    “Dal mio punto di vista non c'è alcun problema, il mio futuro si chiama Inter-Udinese e non si chiama Icardi. Non ho alcun problema nell'allenare calciatori e farli giocare se si fa il bene dell'Inter, se si arriva presto in Pinetina per cercare di costruire qualcosa. Io voglio concentrarmi sul bene dell'Inter”. 

    Altre Notizie