Inter: Spalletti sprona Marotta su Icardi, ma il vero leader è Skriniar
IL CONSIGLIO - La domanda chiave è una: il continuo procrastinare del rinnovo contrattuale, incide o non incide sulle sue prestazioni? A sentire Spalletti non c’è alcun dubbio a riguardo e la risposta è un si grande quanto una casa: “Ci sono cose che vanno chiarite perché quando si lasciano a metà diventa più difficile per tutti. Qualche discorso di troppo si è fatto e mi sembra che sia il momento di parlare di cose che ci siamo tirati indietro per mesi”. Quello del tecnico toscano suona come un consiglio alla società, come se la situazione preoccupasse anche lui. Perché in fondo il problema è anche un altro: l’Inter fatica a trovare il gol e forse non è un caso se questa crisi nella crisi sia coincisa con l’appannamento del proprio capitano.
MAROTTA NON ACCELERA - Ma pochi giorni fa Marotta aveva chiaramente espresso il proprio pensiero, in totale contrapposizione a quello di Spalletti: “Se la trattativa per il rinnovo incide sulle prestazioni di Icardi? Non deve, lui gioca in una grande squadra come l’Inter e alle altre cose ci sta pensando la società con sua moglie. La clausola? C’è e può rimanere, non rappresenta un problema e non è materia di discussione”. Parole decise, che non lasciano trasparire alcuna fretta circa l’argomento. Tant’è che anche tradotto nei fatti, l’amministratore delegato, dopo qualche dialogo con Wanda Nara, non ha accelerato per risolvere la pratica.
ESEMPIO SKRINIAR - Per Spalletti il momento di Icardi può dipendere dal mancato rinnovo, per Marotta non può e non deve essere così, visto che, tra le altre cose, ha la fascia al braccio. Entrambi possono avere le proprie ragioni. Intanto ha praticamente rinnovato Milan Skriniar. Lo ha fatto nel silenzio, senza alcun tweet degli agenti, evitando dichiarazioni pubbliche che potessero alzare polveroni poco utili al gruppo in un momento già delicato e rispondendo sempre con grandi prestazioni in campo. Ci sono “leader” e Leader.