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  • Il Real è più forte dell'Inter: Hakimi combina un disastro, se Conte non vince a Milano è quasi fuori

    Il Real è più forte dell'Inter: Hakimi combina un disastro, se Conte non vince a Milano è quasi fuori

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Hanno giocato come se non avessero pensieri e alla fine ha vinto il Real Madrid, dotato di una tecnica superiore e di un organico migliore rispetto all’Inter, la cui situazione nel girone ora si fa complicata. Dovrà battere il Real il 25 novembre per rimettersi in corsa. Tre a due alla fine, con una serie incredibile di occasioni da gol da tutt’e due le parti e di errori in difesa, soprattutto per l’Inter. Sui tre gol del Real restavano marchiati a fuoco quelli di Hakimi e di De Vrij.

    E’ stata una partita di questi tempi di Covid, con difese aperte e attacchi famelici, con poco criterio tattico e con un certo disordine. Real e Inter avevano iniziato a giocare con una nuova, e per molti inattesa, situazione di classifica. In Ucraina la capolista Shakhtar era stata appena sommersa di gol (6 per l’esattezza) dal Borussia Mönchengladbach. Al di là delle prime e superficiali considerazioni (il Real era stato battuto in casa dallo Shakhtar a cui l’Inter non era riuscita a segnare uno straccio di gol...), restava una classifica imprevista con il Borussia al comando con 5 punti. Erano tedeschi i nuovi rivali delle due grandi d’Europa.

    MEGLIO IN ATTACCO. Real e Inter hanno messo la gara sul piano più emozionante, quello delle occasioni da gol, senza troppe accortezze. Difendevano in parità numerica (più il Real dell’Inter, con Ramos su Lautaro Martinez e Varane su Perisic) e puntavano sulla velocità. Prima della rete dell’1-0 madridista giunta al 25', due palle-gol per i nerazzurri con Barella e Lautaro Martinez e due per i padroni di casa con Asensio e Valverde. Ma mentre l’Inter costruiva per conto suo, il Real costruiva anche grazie agli errori dell’Inter, soprattutto di Vidal che ha iniziato la gara con quattro palloni persi in uscita. Il regalo più grande è stato però quello di Hakimi che ha lanciato Benzema verso l’1-0 con uno sciagurato passaggio indietro da metà campo. Sergio Ramos, che stava controllando bene Lautaro Martinez, ha poi segnato di testa (ovvio) su angolo di Kroos con De Vrij, suo marcatore, frenato da un blocco di Casemiro. Sotto di due gol dopo mezz’ora, l’Inter non si è persa d’animo e con un’azione molto bella, rifinita da un magnifico assist di tacco di Barella e conclusa con una girata di prima di Martinez è rientrata subito in partita.

    LA PRIMA DIFFERENZA. Mentre Conte lamentava l’assenza di Lukaku, elemento decisivo nel gioco dell’Inter e non solo per la quantità di reti che segna, il suo ex compagno Zidane poteva confermare Hazard sul fronte d’attacco, pensando così di alzare il livello di pericolosità e di qualità della squadra. In realtà Hazard non si è quasi mai visto, come Asensio. Saranno i loro giovanissimi sostituti a decidere la partita.

    LE SOSTITUZIONI. Il tecnico interista aveva cambiato mezza squadra rispetto al 2-2 col Parma: fuori Kolarov, Ranocchia, Gagliardini, Darmian ed Eriksen, dentro Bastoni, D’Ambrosio, Brozovic, Young e Vidal. Zidane si era limitato invece a tre sostituzioni dopo il 4-1 sull’Huesca: Varane per Militao (fermo per il Covid), Mendy per Marcelo e Kroos per Modric. Il Real puntava sul palleggio, l’Inter sugli spazi. Così la squadra di Conte è arrivata al pareggio: un’uscita di Sergio Ramos non è stata coperta a dovere da Varane, staccato nella marcatura di Lautaro Martinez che ha servito Perisic, diagonale del croato sul palo lontano e Inter sul 2-2, risultato che in classifica teneva ancora dietro il Real, quindi risultato ottimo in quel momento. Sono stati i cambi a piegare la gara dalla parte madridista. Zidane ha sostituito i due attaccanti esterni, Asensio e Hazard, piuttosto spenti, per mettere due frecce come Vinicius e Rodrygo (che in due fanno l’età di Ibrahimovic), mentre Conte ha inserito Gagliardini e Sanchez. Su un’uscita a vuoto di De Vrij su Valverde (a metà campo...), è partita l’azione del 3-2: Vinicius ha fulminato D’Ambrosio sullo scatto, cross da sinistra, aggancio di Rodrygo, botta sotto l’incrocio dei pali, Inter ultima nel girone con 2 punti in 3 partite. La qualificazione non è persa, ma ogni volta sembra che a questa squadra manchi qualcosa per diventare davvero grande.   


    IL TABELLINO

    Real Madrid-Inter 3-2

    Marcatori: 25’ Benzema, 33’ Sergio Ramos, 35’ Lautaro, 23’ s.t. Perisic, 35’ Rodrigo

    Assist: 33’ Kroos, 35’ Barella, 23’ s.t. Lautaro, 35’ s.t. Vinicius

    Real Madrid: Courtois; Lucas Vàzquez, Ramos, Varane, Mendy; Kroos (dal 34’ s.t. Modric), Casemiro, Valverde; Asensio (dal 19’ s.t. Rodrigo), Benzema, Hazard (dal 19’ s.t. Vinicius).

    Inter: Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella (dal 33’ s.t. Gagliardini), Brozovic, Vidal (dal 43’ s.t. Nainggolan), Young; Lautaro, Perisic (dal 33’ s.t. Sanchez).

    Ammoniti: Vidal (I), Mendy (R), Brozovic (I), Valverde, Barella (I), Casemiro (R), Courtois (R)

    Espulsi:

    Arbitro: Clément Turpin (Francia).

    :(actionzone)

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