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  • Mancini ha ragione: il risultato è tutto!

    Mancini ha ragione: il risultato è tutto!

    Brutta, lenta, impacciata nella manovra. L'Inter vista a Bologna è lo specchio di una crisi di gioco che non accenna a placarsi. Roberto Mancini non riesce a far brillare la sua squadra. Altra prestazione piatta, senza accelerazioni che fanno sussultare il cuore dei tifosi.

    LE DIFFICOLTA' STRUTTURALI - L'Inter mostra palesi difetti di costruzione. La squadra è spesso nervosa, disattenta e la terza espulsione nelle ultime cinque gare conferma che i nerazzurri faticano a dettare legge nel rettangolo di gioco. Kondogbia non è un incursore, sarebbe una perfetta diga di centrocampo, ma la presenza di Melo e Medel in rosa lo costringe nella posizione di mezzala che non è del tutto sua. Perisic ancora non è al meglio e non produce le accelerazioni che gli vengono chieste in allenamento e se a questo si aggiunge che Icardi sembra sempre un corpo estraneo al resto della squadra che non riesce ad innescarlo il quadro si fa completo.

    L'ELOGIO DELLA CONCRETEZZA - Peccato, però, che alla fine l'Inter abbia portato a casa i tre punti, che Icardi sia tornato a segnare nell'unica palla gol capitatagli con gentile concessione di un Ljajic (a tratti il migliore in campo). Chi chiede all'inter di convincere e regalare bel gioco ai propri tifosi non ha ben chiara l'idea su cui è stato costruito questo inizio di stagione. Mancini vuole prima di tutto grande equilibrio e solidità difensiva. L'allenatore nerazzurro è consapevole che il potenziale offensivo della squadra sia sufficiente a trovare la via del gol almeno una volta a partita. E se questo non bastasse la fisicità media della rosa è stata implementata per provare a sfruttare anche ogni occasione da calcio piazzato. Un'idea di calcio che ha prodotto 21 punti in 10 giornate.

    VINCERE E' TUTTO - Contro il Bologna è arrivata la quinta vittoria per 1-0 di questo campionato, una concretezza degna di un grande gruppo. Tre punti che vogliono dire vetta momentanea della classifica e percorso di avvicinamento alla fondamentale sfida con la Roma che si appresta ad essere lontana da inutili pressioni. Il tempo è galante e il bottino di punti assicuratosi finora concederà a Mancini di migliorare anche dal punto di vista della spettacolarità. Ma quello del bel gioco è resterà comunque sempre un fattore secondario. Perchè se l'Inter può aver imparato qualcosa dai 4 anni di successi della Juventus in Serie A è che, al di là del bel gioco, vincere non è importante, è tutto!

    Emanuele Tramacere
    Twitter - @TramacEma


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