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  • Intermania: Giroud brucia più di Zapata con Pioli, ma lasciamo stare Inzaghi che ha perso Sensi

    Intermania: Giroud brucia più di Zapata con Pioli, ma lasciamo stare Inzaghi che ha perso Sensi

    • Cristian Giudici
    Perdere "spiace" sempre, a maggior ragione un derby. E farlo così brucia ancora di più. La doppietta in tre minuti di Giroud fa più male del gol del 2-2 segnato al 98° da Zapata cinque anni fa. Allora scrissi che quella Inter, allenata da Pioli, riuscì nell'impresa di resuscitare una squadra già morta. Invece stavolta è diverso, perché questo Milan non muore mai. 

    La seconda sconfitta dei nerazzurri in questo campionato ricorda tanto la prima sul campo della Lazio, subita sempre in rimonta dopo aver dominato il gioco nel primo tempo. Speriamo che la reazione di capitan Handanovic e compagni sia la stessa, visto che il calendario riserva un tour de force: martedì in casa contro la Roma in Coppa Italia, sabato a Napoli in Serie A e il mercoledì dopo (16 febbraio) a San Siro col Liverpool in Champions League. 

    Contro gli inglesi mancherà sia all'andata, sia al ritorno lo squalificato Barella. Chiunque giochi al suo posto tra Vidal, Vecino (entrati ieri) e Gagliardini ha meno qualità di Sensi, ceduto per sua volontà in prestito alla Sampdoria fino a giugno e subito in gol con la sua nuova maglia. Ieri sarebbe stato molto utile dalla panchina. 

    Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno bisogna pensare alla prestazione degli esterni: Dumfries (che ha vinto il duello in fascia con Theo Hernandez) e Perisic, uscito per un fastidio muscolare. Criticare i cambi di Simone Inzaghi col senno di poi è troppo semplice e ingiusto. Cosa sarebbe successo se il croato si fosse procurato un infortunio più grave (visto che il nuovo acquisto Gosens è ancora ai box)? O se Calhanoglu, già ammonito, avesse rimediato un altro cartellino giallo? Apriti cielo. 

    Il ko nel derby deve servire da lezione, ma è meglio guardare avanti per rialzarsi subito senza sprecare energie nei rimpianti. Anche perché il calcio è bello pure per la sua imprevedibilità. Basti guardare l'azione dell'1-1 segnato da Giroud (nullo fino a quel punto), che recupera palla con un fallo non fischiato su Sanchez, si rialza e finalizza in rete dopo un tiro deviato. Nella settimana santa di Sanremo è giusto chiudere citando una canzone, "Ciao Ciao" de La Rappresentante di Lista: "Con le mani, con i piedi, con la testa, con il petto, con il cuore, con le gambe e con il culo". I derby e gli scudetti si vincono anche così. 

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