Italia, a chi la maglia numero 10? VOTA
Antognoni, Baggio, Zola, Del Piero, Francesco Totti. Senza stare a scomodare i Mazzola e i Rivera, i Sivori e i Meazza, il numero 10, nella Nazionale Azzurra, è sempre stato indossato da chi dava del tu al pallone. Tecnici, fantasiosi, capaci di vedere spazi che altri neanche immaginavano. Ma non solo: anche personalità. Perché portare quel numero sulle spalle, che è IL numero per chi si avvicina al gioco del calcio, non è mai facile. L'Italia di Antonio Conte un numero 10 non ce l'ha. Poteva essere Verratti, a suo modo. Ma il faro del PSG non ci sarà. E allora, a chi darlo?
GLI ULTIMI 10 - Nelle ultime competizioni, dal 2006 in poi, il 10 è sempre cambiato. Ad Euro 2008 Donadoni e il gruppo lo diedero a De Rossi. Non propriamente il classico dieci, ma probabilmente la scelta più saggia per il delicato post-Totti. Al fallimentare Mondiale 2010 del post Lippi, Antonio Di Natale si è impossessato del prezioso numero. Per caratteristiche tecniche e giocate, scelta giusta. Nel 2012 e nel 2014 è il turno di Antonio Cassano, genio e sregolatezza, piedi da numero 10. Mentre il carattere...
E ORA? - Ora a chi affidarlo? Un po' di qualità, sugli esterni, c'è. Bernardeschi lo indossa alla Fiorentina; Insigne è potenzialmente un 10, ma, giustamente, a Napoli non si può toccare; El Shaarawy lo ha vestito nelle giovanili del Genoa e Bonaventura all'Atalanta. Se, invece, non si vogliono premiare gli esterni, ma i registi, riecco spuntare De Rossi, già custode di questo numero 8 anni fa, e Montolivo, che ha sempre vestito l'alter-ego del 10, il 18. Pubblicamente, esprimo il mio voto: Lorenzo Insigne. Possiede la fantasia giusta per poterlo portare a testa alta. Voi, a chi la dareste?
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