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  • Evani: 'Un bel regalo a Mancini. Italia favorita agli Europei? Arriviamo carichi'

    Evani: 'Un bel regalo a Mancini. Italia favorita agli Europei? Arriviamo carichi'

    L'Italia è alle Final Four di Nations League, dopo il successo con la Bosnia Alberico Evani, ancora in panchina al posto del ct Roberto Mancini (assente causa positività al Covid-19), ha commentato visibilmente commosso a Rai Sport: "Con Mancini ci sentiamo tutti i giorni e sa quello che succede, questi ragazzi gli hanno fatto un bel regalo e gli hanno dato una bella soddisfazione. Final Four con Belgio, Francia e Spagna? Sarà bello confrontarci con queste realtà, si parla delle migliori d'Europa e non vediamo l'ora per vedere il nostro livello: pensiamo di esserci avvicinati, vedremo quando le affronteremo. Mai rinunciato al gioco? Vogliamo arrivare al risultato tramite il gioco e ci alleniamo per questo. I ragazzi sono stati meravigliosi, hanno fatto tutto anche senza il mister: prima di essere grandissimi calciatori, sono dei ragazzi straordinari. Commosso? Sì, voglio solo dire grazie ai ragazzi che hanno dato tutto per questa maglia ottenendo tre vittorie con prestazioni convincenti, posso solo dire grazie a tutti loro".

    CONFERENZA STAMPA - Evani è poi intervenuto in conferenza stampa: "Come ho detto ieri, la Bosnia è una nazionale che ci ha dato problemi, anche quando l'abbiamo battuta e anche oggi, nel primo tempo, ha avuto due occasioni per rimettere in pari la partita. Oggi ne mancava qualcuno, ma questa è una nazionale difficile da affrontare.

    Per noi è un primo traguardo che ci eravamo prefissati, son due anni che si lavora e arrivare alle Final Four è un buon risultato. Ora siamo curiosi, vogliamo capire se il nostro livello è vicino a quello delle formazioni più importanti: non vediamo l'ora di confrontarci per vedere se siamo all'altezza.

    Quando si ottengono tre vittorie in dieci giorni c'è entusiasmo e felicità, giocatori che stanno bene. Tutti avrebbero meritato di giocare per ocme si sono allenati e per come hanno vissuto questa settimana difficile, ritorneranno a casa motivati e vogliosi di continuare a fare questo tipo di prestazioni. La mia soddisfazione è quella di essere stato credibile, sono stato accettato e rispettato da staff e gruppo giocatori, mi hanno visto come non credevano: ho cercato di dare il meglio come faccio sempre, quando faccio una cosa è al massimo delle possibilità.

    Messaggio ai club? No, avranno i giocatori carichi e contenti.

    Dare un sorriso agli italiani in questo moento era uno degli obiettivi prefissati.

    Barella e Insigne? Stanno crescendo con i loro club e qui si completano, trovano una squadra che esalta le loro caratteristiche perché questa squadra vuole principalmente giocare a calcio. La qualità  fondamentale.

    Italia favorita agli Europei? Non lo so, ma arriveremo motivati e convinti, se continueremo a fare le cose con questo spirito e questa qualità ci toglieremo qualche soddisfazione.

    Cosa ho imparato in questi giorni? Tanto, ma lo faccio anche quando c'è Mancini, sono con la squadra: prendo tutto quello che c'è da imparare, in questi dieci giorni mi è piaciuto quello che i ragazzi mi hanno dato e che mi abbiano riconoscuto come allenatore.

    Chi vorrei evitare in vista del Mondiale? Non ho parlato con Roberto, non ci preoccupa l'avversario: lo studiamo, vediamo i punti di forza e i punti deboli, pensiamo a sviluppare il nostro gioco, non ci snaturiamo per l'avversario. Non dobbiamo perdere la nostra forza, cercando di imporre il nostro gioco: quelle che ci toccheranno le studieremo e vedremo le contromosse".

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