Gli azzurri lo avevano deciso nel ritiro polacco, all'inizio dell'Europeo. Se fossero entrati almeno in semifinale, avrebbero destinato almeno parte del premio in beneficenza. Promessa mantenuta: ogni giocatore devolverà una percentuale a scelta dei 150 mila euro guadagnati per il secondo posto - qualcuno addirittura l'intera cifra - per una causa nobile.