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  • Juve, disastro con le grandi in trasferta. Solo una vittoria su otto, perché?

    Juve, disastro con le grandi in trasferta. Solo una vittoria su otto, perché?

    • Nicola Balice

    C'è un concetto sempre espresso e ribadito da Max Allegri: serve equilibrio. Nei momenti difficili come in quelli esaltanti, serve equilibrio. Così come è inutile lasciarsi andare a facili entusiasmi di un triplete ancora solo potenziale senza alcun successo ancora certificato, è ancor più sbagliato pensare che tutto possa crollare dopo due o tre partite in campionato al di sotto delle aspettative. Serve equilibrio. D'altronde oggi la Juve si trova esattamente dove poteva sperare di essere nella migliore delle ipotesi a inizio stagione. Prima in classifica e padrona del proprio destino in campionato, per di più con ancora un jolly da giocarsi a due giornate dal termine in vista del sesto leggendario scudetto. In finale di Coppa Italia. Soprattutto, in finale di Champions. Ma, con equilibrio, non va nemmeno sottovalutata una situazione come quella esplosa dopo il ko dell'Olimpico con la Roma: un campanello d'allarme e niente più, ma da ascoltare con attenzione. Non tanto e non solo in vista di uno scudetto che difficilmente sfuggirà dalle mani del gruppo di Allegri. Quanto per un percorso da analizzare ad ampio respiro e che parla di una Juve irresistibile allo Stadium, un po' troppo fragile lontano da casa nelle partite che contano.

     

    DUE FACCE – La sconfitta con la Roma certifica un cammino a due facce di questa Juve in campionato, che può e forse deve far riflettere in vista delle due finali da giocare lontano dallo Stadium. Prendendo in esame gli scontri diretti tra le prime otto classificate di serie A, ecco che la Juve si ritrova protagonista di un percorso netto in casa (sette vittorie in sette partite) ma anche di un cammino in trasferta fatto di un solo successo (guarda caso con la Lazio), due pareggi (Atalanta e Napoli) e ben quattro sconfitte (Inter, Milan, Fiorentina, Roma). Un ruolino di marcia al contrario ribaltato in Champions, con la Juve che in trasferta ha sempre vinto tranne che al Camp Nou, occasione che ne ha in realtà certificato lo status di top team mondiale. A dimostrazione ulteriore di quanto serva equilibrio nell'analizzare anche questi dati, proprio come piace a Max: di sicuro c'è un problema di attenzione e diversa tensione. Quando il volume è alto, la Juve non sbaglia. Ma è anche vero che spesso si abbassa, lontano da casa questo rischio aumenta e nelle finali non ci sarà tempo per rimediare: servirà la Juve dello Stadium, quella della Champions. Ma c'è anche un'altra Juve da tenere lontana: quella che in Italia balbetta contro le grandi fuori Torino.

    L'ALTRA CLASSIFICA – In ogni caso, per il momento, anche la classifica avulsa delle prime otto vede ancora la Juve in testa con 26 punti conquistati complessivamente negli scontri diretti, seguita a ruota dalla Roma a quota 25. Ma occhio al sorpasso: se il Napoli dovesse battere la Fiorentina, balzerebbe dal terzo a quota 24 al primo posto. Ulteriore scudetto dei rimpianti per De Laurentiis e Sarri. L'ultima? Scopri la classifica completa sfogliando la gallery.

    @NicolaBalice


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