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  • Juve, Allegri: 'Faccio l'allenatore, non ho mai voluto il potere né voglio averlo. DS? Nessun veto, la società scelga'

    Juve, Allegri: 'Faccio l'allenatore, non ho mai voluto il potere né voglio averlo. DS? Nessun veto, la società scelga'

    Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, in conferenza stampa, ha presentato così la sfida decisiva - per la lotta alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League – contro il Milan, di scena domani sera alle 20.45 all’Allianz Stadium, posticipo domenicale della 37ª giornata di Serie A.

    MILAN - "Come sta il gruppo? Settimana difficile, sicuramente non bella guardando i risultati. La delusione di Siviglia, l'amarezza, l'arrabbiatura, poi il ko di Empoli. Bisogna rialzarci perché mancano due partite e domani è Juve-Milan. Lo stadio sarà pieno, dovrà essere una bella serata. Comunque dobbiamo pensare a consolidare la classifica, e qual è? Sul campo abbiamo 69 punti, quella che partendo da domani ci dà la possibilità di avere speranza per entrare in Europa. E bisogna lavorare. Poi prepareremo Udine, chiuderà una stagione difficile. Ci sono stati molti alti e bassi, dovremo farne tesoro".

    ULTIMA PARTITA - "Ultima da allenatore in casa? L'ultima in casa, bisogna farla bene. E' Juve-Milan, vogliono andare in Champions e la matematica per ora non ci lascia fuori da niente. Il ko di Empoli ha complicato il percorso".

    DIRETTORE SPORTIVO - "Innanzitutto con la società siamo in linea su tutto. Faccio l'allenatore e non ho mai avuto il potere, né voglio averlo. La società deve fare scelte, sia magazziniere che segretario. Non ho mai messo bocca o veto. Sono l'allenatore, abbastanza aziendalista, tengo alla società per cui lavoro. E tutte le persone a disposizione della società io ci collaboro e lavoro. I risultati vanno portati per la Juventus. Mi sembra cosa abbastanza chiara, grazie per la domanda. Il fatto che abbia messo un voto non mi piaceva molto. Non ho potere, non posso farlo, riguarda la società".

    PARTITE SBAGLIATE - "Cosa recriminare? Rispondere a questa domanda in 1 minuto è difficile. Credo che abbiamo lavorato con grande serietà e abbiamo altri 10 giorni in cui va lavorato con serietà. Bisogna ottenere il massimo come da dna della Juventus. A Empoli abbiamo sbagliato, abbiamo perso una partita non da perdere. Lo sappiamo. Venivamo dalla delusione di Siviglia, la classifica e i 10 punti tolti... Non abbiamo avuto la freddezza e la lucidità di capire che vincendo a Empoli blindavamo i posti in Champions, potevamo lasciare aperta la porta. Guardiamo domani, partita bella con il Milan, da raggiungere i primi 4 posti. Dobbiamo lasciarci la porta aperta per cercare di entrare in Europa".

    FUTURO - "Arrivare in Europa ora con 10 punti? Sarebbe straordinario. In questo momento parliamo del presente, è il Milan. Sennò andiamo troppo lunghi. Il risultato finale dipende dalla partita di domani. Il Milan ha passato un periodo brutto, la vittoria con la Samp ha girato a livello psicologico a loro favore. Veniamo da Siviglia ed Empoli: brutte. Sta a noi avere la forza di poter ribaltare il risultato".

    CON LA SOCIETA' - "Non è cambiato il rapporto, assolutamente niente. Tutti ci facciamo domande, ho parlato con la proprietà 4 giorni fa. L'Ingegnere ha voluto farsi sentire vicino per dare il sostegno, sono state parole di sostegno che ci potranno fare bene".

    IL CONTRATTO - "Ho altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine per far sì che la Juventus torni a competere per il campionato. La stagione la decideremo il 5 giugno, andranno pianificate una serie di cose. Da tante situazioni negative ne usciremo fortificati l'anno prossimo". 

    DIMISSIONI - "Stanco come persona? L'altra sera, dopo Empoli, abbiamo passato 4 giornate pesanti... Dimissioni? La Juventus, al momento, è seconda. Ha una classifica migliore dell'anno scorso, in un'annata con difficoltà, infortuni muscolari ma tanti traumatici, basta vedere Pogba che non ha mai giocato, Chiesa che rientrava, giocatori al Mondiale, infortunati... Non sono alibi. Ma la stagione della Juventus, se saremo bravi, l'avremo migliorata dell'anno scorso. Abbiamo raggiunto le semifinali di Europa League e Coppa Italia. Potevamo vincere? Purtroppo ne vince una. Bisogna migliorare la classifica dell'anno scorso, assolutamente". 

    DIRIGENZA - "Con la società, parliamo tutti i giorni, ma non parliamo di futuro. Ne parleremo il 5 giugno. Al momento, il presente è domani, bisogna essere concentrati lì. Troppe distrazioni in questi mesi, da gennaio in poi. Da sentenze e non sentenze. CDA che si dimette a novembre, non è stato facile. Ho chiesto ai ragazzi di fare l'ultimo sforzo".

    PER CHI HA L'ULTIMA - "Non si sa cosa sarà dell'anno prossimo. Non sappiamo dove giochiamo, non sappiamo se siamo in Europa o meno. I ragazzi sono concentrati, domani Juve-Milan e le energie ci saranno. Bisognerà essere bravi. A Empoli abbiamo sbagliato nonostante. La serietà del gruppo e della Juventus farà sì che faremo una grande partita". 

    VLAHOVIC - "Punti interrogativo saranno Vlahovic e Alex Sandro. Sono tutti disponibili. Pogba fuori, Vlahovic dubbio, Alex Sandro dubbio. Bonucci c'è". 

    CHIESA - "Chiesa è importante, ha qualità tecniche, ha avuto difficoltà, rientrava da 10 mesi. Il percorso rientra nella normalità. Finita questa stagione, per lui l'anno prossimo dovrà essere una stagione di consacrazione. Inizia ad avere 26 anni e non è più un ragazzino. All'interno della partita farà la differenza. Domani? Ho un dubbio, potrebbe partire titolare". 

    AMBIENTE - "Cosa chiede ai tifosi? Lo stesso clima che ci ha accompagnato per tutta la stagione. Tifosi vicino alla squadra, l'impegno non è mai mancato. Giocare così non è stato facile a livello psicologico. Ai ragazzi non posso dire niente. Potevamo fare meglio, vincere qualcuna in più. Tutto si può migliorare. La Juve ha un'ottima base per l'anno prossimo".

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