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  • Juve, alta tensione anche dopo la partita: le urla di Allegri rientrando nello spogliatoio

    Juve, alta tensione anche dopo la partita: le urla di Allegri rientrando nello spogliatoio

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Non è questa sera che la Juve ha perso lo scudetto. Nella lotta tricolore non c'è mai entrata davvero. Ma è contro l'Inter che ha perso definitivamente l'opportunità di rientrarci. Al termine di una partita in cui è successo di tutto, al termine di uno Juventus-Inter a cui non è mancato nulla tra episodi e polemiche per finire di diritto nel libro dei grandi classici controversi della storia dei derby d'Italia. Non può che essere la rabbia, quindi, l'unico vero sentimento che si può respirare nello spogliatoio bianconero. Insieme alla frustrazione. Era una furia Max Allegri in campo, l'ennesimo lancio del cappotto ha accompagnato gli infiniti minuti in chiusura di primo tempo, poi lo spettacolo ad alta tensione è proseguito anche nella ripresa mentre la sua Juve magari ci provava ma non ci riusciva proprio mai a fare gol. Quindi a raddrizzare una partita in cui tutto è andato storto. E la rabbia è rimasta, difficilmente andrà via tanto rapidamente. Pure rientrando negli spogliatoi è stata l'alta tensione a regnare, i decibel dei quarantamila dell'Allianz Stadium erano ormai svaniti, lasciando spazio a delle urla che precedevano quelle di gioia dei giocatori dell'Inter: sfoghi ad alta voce, parole grosse, messaggi chiari (“Non hai toccato una palla” più varie ed eventuali) a destinatari per ora solo intuibili. Resta la rabbia e magari la Coppa Italia oltre al quarto posto per dare un senso a una stagione che a inizio aprile ce l'ha solo pensando alla prossima.

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