C'è un rinnovo che attende a breve la Juve, ma non è quello di Alessandro De Piero. Nei piani bianconeri difficilmente c'è la volontà di proseguire ancora col capitano, mentre il prolungamento di Antonio Conte è dietro l'angolo. «Il suo rapporto con la società e con il presidente Agnelli è di grande stima e amicizia - spiega Beppe Marotta -: lui è il garante del nostro progetto e quindi il rinnovo è un fatto abbastanza automatico. Credo si troverà un'intesa molto velocemente». Le porte, invece, per Del Piero sembrano chiudersi. O aprirsi verso l'America, anche se il numero 10 ha già rifiutato la proposta del Montreal perché in attesa delle squadre di New York e Los Angeles. «Non siamo concentrati sulle dinamiche del futuro - risponde l'ad juventino - piuttosto sul presente. Vogliamo concentrarci per far diventare realtà quello che era un sogno. Lui è un esempio e sarà impossibile trovare immediatamente un campione così».

 

Incassati gli elogi del primato anche da Moratti («Fanno piacere, la squadra in campo rispecchia la società»), Beppe Marotta ha però voluto stigmatizzare i buu razzisti contro il laziale Diakitè che sono costati 30mila euro e la diffida al campo juventino. «E' una situazione che ci crea disagio - sviscera il problema il dirigente bianconero - perché siamo all'avanguardia contro il razzismo. Chi lo fa è uno sparuto gruppo di tifosi, ma questo fenomeno va debellato». Un messaggio chiaro per evitare intoppi nella corsa scudetto, che riparte domani pomeriggio la caccia da Cesena. Antonio Conte è pronto ad applicare un nuovo turn-over: sia in attacco, con Borriello in lotta per un posto con Matri, che a livello di schema. Possibile il ritorno al 3-5-2, ma solo questa mattina dopo la rifinitura verranno sciolti alcuni nodi. Compreso quello di Bonucci: il difensore ieri si è allenato a parte con una maschera di protezione al setto nasale fratturato, ma nella Juve c'è ottimismo per un suo recupero. L'alternativa si chiama Caceres.