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  • Juve, due linee difensive in tribunale: fra patteggiamento e un dettaglio pro-club nelle scritture private

    Juve, due linee difensive in tribunale: fra patteggiamento e un dettaglio pro-club nelle scritture private

    Mancano solo 5 giorni a quel fatidico 19 aprile che potrebbe stravolgere, nuovamente, il nostro campionato. Il Collegio di Garanzia del Coni si pronuncerà sul ricorso presentato dalla Juventus sulla penalizzazione di 15 punti in classifica imposta dalla Procura della Figc per il "caso plusvalenze" e da lì in poi si partirà con le tesi difensive da elaborare in vista del secondo filone d'inchiesta, quello su "manovre stipendi" e "commissioni ad agenti" per cui il procuratore Giuseppe Chiné ha comunicato in questi giorni al club la chiusura dei lavori. Tanto verterà sull'ormai celebre articolo 4, quello della "lealtà sportiva", ma l'ipotesi patteggiamento è già in parte in atto.

    15 GIORNI E IL -15 - L'asse temporale è un assist al club e ai suoi legali che potranno quindi aspettare l'esito del ricorso sulle plusvalenze prima di presentare (15 giorni di tempo sono scattati da mercoledì scorso) le proprie memorie difensive. Per questo il 19 aprile sarà fondamentale perché se la Juve avrà indietro i 15 punti allora il pattaggiamento, riporta il Corriere dello Sport, sul filone "manovra stipendi" diventerebbe la linea difensiva prioritaria perché conterrebbe del tutto i danni chiudendo i discorsi entro la fine di questa stagione. 

    PATTEGGIAMENTO E SCRITTURE PRIVATE - Un patteggiamento che potrebbe essere già iniziato e va ricercato fra le pieghe delle notifiche presentate da Chiné che ha contestato l'articolo 4, ma non l'articolo 31 che avrebbe aggiunto alla possibile ulteriore penalizzazione in classifica anche una pesantissima multa da non meno di 50 milioni a stagione. Un salasso evitato che per molti è stato interpretato come un segnale di mediazione già in atto. C'è però di più, e qui entrano in gioco nuovamente le scrittrue private contestate al club. Secondo la Gazzetta in quelle stesse scritture, un dettaglio potrebbe aiutare gli avvocati bianconeri ed è la dicitura: "Qualora le competizioni sportive riprendessero, la Società e i tesserati negozieranno in buona fede eventuali integrazioni dei compensi". Secondo la Juventus questa frase confermava la volontà del club di non nascondere eventuali pagamenti successivi. Una base di partenza per una battaglia legale più dura rispetto all'idea di un patteggiamento. Dimostrare l'articolo 4 potrebbe non essere semplice per Chiné se dal 19 aprile non dovesse uscire una sentenza mediatoria. 
     

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