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  • Juve, terminata l'udienza del processo civile: c'è la nuova data. Competenza territoriale alla Cassazione

    Juve, terminata l'udienza del processo civile: c'è la nuova data. Competenza territoriale alla Cassazione

    • Nicola Balice, inviato
    Giornata fondamentale per la Juve, alla vigilia della sfida al Siviglia in Europa League. Alle 9:42 è iniziata infatti la partita giuridica con la seconda udienza del processo civile (la prima si è svolta un mese e mezzo fa), che vede imputati, oltre al club bianconero, anche 12 ex dirigenti e amministratori, fra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. L'udienza si è chiusa presto per la mossa inattesa di Lafico che ha chiesto di essere accolta come parte civile, è ripresa alle 14 e sta producendo i suoi primi verdetti.

    LE ULTIME - La novità della giornata è che anche il fondo libico Lafico, in qualità di azionista, ha chiesto di costituirsi parte civile, rappresentata dall'avvocato Vittorio Nizza. Un colpo di scena inatteso per cui l’udienza è stata immediatamente sospesa per permettere alle difese degli imputati di fare le proprie valutazioni. Si è ripreso alle 14:10. Il Gup ha ammesso come parti civili il fondo libico Lafico, la Consob, il Codacons e il Movimento consumatori. Altri piccoli azionisti sono stati invece estromessi. Rigettate invece le costituzioni contro il club, accolte solo quelle contro gli amministratori. Ammesso il piccolo azionista Bava. A seguire è iniziata la seconda parte dell'udienza, quella che dirimerà per le eccezioni preliminari e in cui la difesa avanzerà l'istanza per competenza territoriale. Ripresa alle 14, l'udienza è stata di nuovo sospesa e riprenderà alle 17.Tutte le parti civili tranne una (ma la Consob sì) hanno chiesto che a esprimersi su competenza territoriale sia la CassazioneIl Gup ha rigettato la richiesta nei confronti di Juve ed Ernst&Young, accettandola nei confronti dei 12 indagati.
     
    SPOSTAMENTO - Gli avvocati della difesa chiedono che il procedimento sia spostato da Torino a Milano o Roma, sedi rispettivamente della Borsa e dei server della Borsa stessa. 

    CHI E' LAFICO, IL FONDO LIBICO CHE HA FATTO SOSPENDERE IL PROCESSO JUVE

    OGGI - Ma cosa succederà oggi? Si discuterà anche della volontà espressa da parte di una cinquantina di piccoli azionisti di costituirsi come parte civile nel processo chiedendo la citazione per responsabilità civile non solo della Juve ma anche della Ernst & Young, la società di revisione che ha certificato i tre bilanci sotto accusa, a partire da quello della stagione 2018/19 per arrivare a quello della 2020/21. Il Gup avrà il compito di stabilire chi, nel caso di rinvio a giudizio degli imputati, avrà diritto alla richiesta di risarcimento. Sul tavolo anche la questione della territorialità, con le difese che chiedono lo spostamento del processo da Torino, dove si svolgerà la seconda udienza di domani, a Roma o Milano, visto che i reati contestati sono quelli di manipolazione di mercato e la Juve è una società quotata a Piazza Affari, sede milanese della Borsa italiana. La Procura, al contrario, contesta che i reati compiuti siano avvenuti nella sede del club che si trova a Torino, più precisamente dalla Continassa, da dove, secondo le indagini, sarebbero partite le false comunicazioni per il mercato e la Borsa. Il Gup potrà adottare una di queste tre strade: accettare o respingere la richiesta della difesa o rimettere nella mani della Corte di Cassazione la decisione, cosa prevista dalla legge Cartabia e che farebbe allungare ancora di più i tempi, con l’organo di giustizia che potrebbe impiegare fino a tre mesi per una decisione.

    GLI AGGIORNAMENTI - È terminata, proprio in questi minuti, l'udienza del processo civile, che vede imputato il club bianconero. Dalle ultime informazioni arrivate, è stata fissata la data per una nuova udienza: si tratta del prossimo 26 ottobre. Rimandata invece, alla Corte di Cassazione, l'istanza per la competenza territoriale, sotto decisione del GUP. Si allungano quindi i tempi processuali: ora l'organo di giustizia ha sino a 3 mesi per poter prendere una decisione definitiva sullo spostamento della sede del processo.

    DICHIARAZIONI - Il PM Marco Gianoglio, al termine dell’udienza, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

    COMPETENZA TERRITORIALE – “Sì, si è deciso di rimandarla alla Corte di Cassazione. Il prossimo processo avverrà il 26 ottobre”.

    CASSAZIONE – “Ci sarà un’udienza, poi se gli atti saranno trasmessi da un’altra Procura… Altrimenti continueremo e siamo fiduciosi di farlo”.

    RICHIESTE - "Abbiamo chiesto che il processo rimanesse a Torino ma il Giudice ha deciso in conformità alla legge. Almeno la questione si risolverà in maniera definitiva, non c’è alcuna perplessità”.

    SUL RINVIO E LA DECISIONE - “Si tratta di un rinvio prudenziale, magari le decisioni verranno prese prima, anche in estate o subito dopo. Poi, il processo andrà chiuso qui, dichiarando la propria incompetenza. Gli atti saranno mandati in Cassazione. Se decideranno che la competenza sarà a Milano o Roma, si farà un’altra udienza per dichiarare quanto sopra”.

    NUOVE DICHIARAZIONI - L’avvocato della difesa Bellacosa, a margine del termine dell’udienza sull’inchiesta Prisma, ha commentato così la vicenda: “Ce l’aspettavamo. Abbiamo riproposto oggi la questione sulla competenza territoriale che avevamo già formulato lo scorso novembre. Abbiamo chiesto che la vicenda venga valutata dall’autorità giudiziaria di Milano, in prima battuta, ed in subordine da quella di Roma. Il giudice ha valutato seria la faccenda e ragionevolmente ha rimandato tutto alla Corte di Cassazione, ai sensi dell’articolo 24bis del Codice di Procedura Penale, una norma nuova di recente introduzione ad opera della Riforma Cartabia che consente, una volta per tutte, di risolvere le dinamiche sulla competenza territoriale”.

    GIUSTIZIA SPORTIVA – “Abbiamo appena ricevuto notizia, ora facciamo lavorare la memoria difensiva che dobbiamo consegnare entro il 17 maggio”.

    MOTIVAZIONI DI LUNEDI – “Non ci convincono tanti argomenti ma abbiamo vari spunti per tornare a combattere”.

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