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  • La Juve in trasferta è da retrocessione: ora tre partite da dentro o fuori, anche per il destino di Allegri

    La Juve in trasferta è da retrocessione: ora tre partite da dentro o fuori, anche per il destino di Allegri

    • Gianluca Michiotti
    Fra i tanti problemi che affliggono la Juventus in questo pessimo avvio di stagione c'è anche il 'mal di trasferta'. Fra campionato e Champions la squadra di Max Allegri ha rimediato due pareggi, con Sampdoria e Fiorentina, e tre sconfitte (consecutive) con Paris Saint Germain, Monza e Milan. In queste partite la Juve ha segati due gol e ne ha subiti sei. Anche in casa i bianconeri non sono uno schiacciassi, ma in ogni caso il bilancio è di quattro successi, due pareggi e un ko. 

    Le cause delle difficoltà che la Juve trova in trasferta sono tante: si va dall'atteggiamento tattico (squadra troppo schiacciata all'indietro) alla scarsa personalità di alcuni interpreti, dall'inesperienza di altri fino ai tanti infortuni che, fra agosto e ottobre, hanno falcidiato il gruppo a disposizione di Allegri.

    Il problema della Juventus fuori casa è allarmante se si pensa ai prossimi impegni che la attendono, in trasferta e decisivi: martedì impegno in Israele con il Maccabi Haifa, sabato derby in casa del Torino e il 25 ottobre viaggio a Lisbona nella tana del Benfica (con l'intermezzo di Juve-Empoli del 21). Si tratta di tre appuntamenti cruciali per Allegri e per la stagione: in Champions sono gare da dentro o fuori, in campionato quasi.  Il presidente Agnelli e il bilancio finora sono stati i due migliori alleati di Allegri, mentre Nedved (e lo si è visto anche ieri) la pensa diversamente. Ma se il mal di trasferta dovesse portare in dote altre sconfitte, la panchina di Allegri sarebbe davvero a rischio. 

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