Juve-Kean, si tratta il rinnovo: il punto

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Il momento di Moise Kean è arrivato. Per come si è messa la stagione della Juve, ora il baby fenomeno bianconero potrà trovare sempre più spazio. La doppietta con l'Udinese e lo spezzone con l'Atletico Madrid non sono che l'antipasto. Minutaggio importante, da consolidare al rientro dalla sosta. Perché questo può fare la differenza in sede di rinnovo contrattuale. Se la firma non è ancora arrivata, infatti, non è per una questione di soldi. Ma progettuale. Di questo si parla e si parlerà, a questo punto della crescita di Kean serve un piano chiaro e condiviso dalle parti. Quello di questa stagione, infatti, solo a tratti ha convinto l'entourage del giocatore, come dimostrano i tanti discorsi avviati dal suo agente Mino Raiola tra l'estate e l'inverno. SI FARA' – Il rinnovo comunque si farà. Questo è quanto trapela dal club bianconero, fiducioso a riguardo. D'altro canto, dall'ambiente del giocatore resta un nervo scoperto e un nodo da risolvere: il nervo è quello legato ad una trattativa partita un po' troppo tardi rispetto a quanto auspicato (scadenza 30 giugno 2020), il nodo è appunto progettuale. Se firma, poi Kean resta o parte? Se resta, vuole garanzie di un impiego via via crescente. Se parte, non vuole essere pedina di scambio e avere la piena facoltà di scelta della piazza, sia che si parli di prestito che di (ricca) cessione anche se con “recompra”. Su di lui intanto aumenta il pressing dell'Ajax, anche al di fuori dell'operazione De Ligt, così come da mezza Europa si osserva l'evolversi della situazione, nuovo Milan incluso. Ma il rinnovo si farà, filtra solo fiducia da casa Juve. Poi per sapere quel che sarà Kean è ancora presto.
Tutte le aziende del Gruppo sono asestanti e sempre lo sono stati, nonostante la serie B, l’azionista di riferimento e’ intervenuto nel 2007 e 2008 con l’aumento di capitale da 200 Mil complessivi e poi nonn ha mai messo un quattrino in piu’, e’ sucuramente il garante di tutto il manegemant delle sue aziende sarelliti ma tutte sono autonome e quotate.
Nella fattispecie JUVE, loro detengono il 59,87% del capitale tutto il resto e’ in mano a fondi pensione stranieri e piccoli azionisti, anche l’operzione bond rientra nelle normali strategie di gruppo, farsi finanziare un senior ( non garantito ) da istituti finanziari internazionali e’ evidente che operano in gruppo come tutte le altre aziende e dalla loro parte hanno i numeri, io persobalnente sono entrato 3 mesi prima dell’operazione CR7, sono uscito con utili che non ho mai conseguito con la mia azienda, come prima ho fatto con EXOR, FIAT ed ancira FERRARI a 52€ cresciute del 100%.in un anno distribuendo dividendi a 2 cifre molto ampie.
Tutti i pseudo giornalisti del sole 24 ore avevano anticipato improvvidamente verso la JUVE quotata con i dati della prima semestrale sono stati zittiti dai numeri e bilancio positivo, fatturato 330 MIL 6 mesi proiezione ad oltre 600 MIL fine esercizio.
CR7 lo hanno deciso in 2 ore e perfezionato in 6 gg ed i risultati definitivi ci saranno alla fine dell’esercizio in corso e da piccolo azionista sono convinto che anche questanno ripeteranno una operazione simile a livello mediatico, sono continuando questo trand la JUVE continuera’ a vincere ma non solo in Italia perche’ il vero businnes e’ arrivare alle semifinali di CL che valgono 150 MIL e piu’ ricalcolato il market pool dopo l’uscita anticipata di Napoli e Roma, se cio’ non fosse converrebbe all’azionista di riferimento fare una OPA sul titolo e gestirsela direttamente, ma questo non lo vogliono fare o meglio non e’ ancora il momento.
Piu’ aumenta il titolo e piu’ capitalizzazione fanno le loro aziende senza fare aumenti di capitale, si fanno finanziare dagli tanti piccoli azionisti che anche loro hanno un ottimo tornaconto per farlo, detto che chi lo fa deve essere consapevole che sta trattando titoli azionari che potrebbero non rimborsare il capitale investito.
Personalmente ho sempre creduto nei titoli del gruppo, con FERRARI e JUVENTUS in poco tempo ho realizzato molto piu’ di quanto avrei potuto investendo gli stessi capitali nella mia azienda, non e’ un gioco perche’ ci sono di mezzo dei capitali ma chi come me crede nel management del gruppo da anni fa piu’ utili con i titoli che con gli utili di tante medio piccole aziende che stanno soffrendo le pene dell’inferno della crisi internazionale.
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