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  • Juve, anche Demiral ko: troppi infortuni per una strategia sbagliata, da De Ligt e Dybala all’effetto Ronaldo

    Juve, anche Demiral ko: troppi infortuni per una strategia sbagliata, da De Ligt e Dybala all’effetto Ronaldo

    • Alessandro Cosattini
    È sempre emergenza. Andrea Pirlo non ha mai avuto tutta la rosa della sua Juventus a disposizione dall’inizio della stagione a oggi. L’ultimo a essersi fermato è Merih Demiral, fuori per una lesione di basso grado del muscolo retto femorale della coscia destra. I tempi di recupero li ha comunicati direttamente il club bianconero sul sito ufficiale: 20 giorni. Il centrale turco tornerà dunque dopo la sosta per le nazionali di fine marzo. E si aggiunge agli indisponibili Paulo Dybala (lesione di basso grado al legamento collaterale) e Rodrigo Bentancur (positivo al Coronavirus). In tre ai box, dopo un periodo in cui l’infermeria è stata molto affollata, prima di Lazio e Porto. Proprio Bentancur e Dybala rappresentano al meglio il fattore sfortuna: uno positivo al Covid, l’altro vittima di un infortunio traumatico (come Arthur in precedenza). La sfortuna ha sicuramente un ruolo importante in questa stagione, ma la situazione d’emergenza in cui si trova la Juve da inizio campionato a oggi è figlia di errori strategici
     
     


    21 - È il numero dei giocatori che componevano la rosa della Juventus a inizio stagione, compresi tre portieri. A cui poi si sono aggiunti Gianluca Frabotta, Radu Dragusin e Nicolò Fagioli proprio per i numerosi infortuni stagionali. Per un totale di 24, di cui questi ultimi tre chiaramente non ancora pronti per giocare con continuità in questa Juve. Pochi considerando che Chiesa è arrivato nell’ultimo giorno di mercato, che De Ligt era ai box per l’operazione alla spalla (fino a novembre) e che Dybala - ma soprattutto Chiellini e Demiral - erano reduci da stop (più o meno lunghi) causa infortunio. La stagione bianconera è dunque iniziata con l’emergenza in difesa e per questo Pirlo ha subito chiamato Frabotta. Soltanto in due periodi della stagione, a novembre e all'inizio di febbraio, Pirlo ha potuto contare sulla retroguardia al completo, momenti duranti un battito di ciglia. Quattro centrali e quattro esterni che, a turno, hanno dovuto alzare bandiera bianca. Un errore strategico della società, che sapeva in sede di mercato che si sarebbe giocato praticamente ogni tre giorni tra Serie A, Champions League e Coppa Italia. Perché non mettere a disposizione di Pirlo almeno un giocatore in più per ruolo in estate? 

    EFFETTO RONALDO - Nelle difficoltà dovute alle assenze, si pensava potessero tornare particolarmente utili i giovani dell'Under 23. In realtà, però, Pirlo li ha sì convocati quando la Juve era in emergenza, ma li ha utilizzati di rado. 16 le presenze stagionali di Frabotta (utilizzato soprattutto a inizio stagione), 4 quelle di Dragusin e 2 quelle di Fagioli. Con il Verona e lo Spezia la situazione era d’emergenza totale, ma Pirlo ha puntato sui suoi, senza dare fiducia ai giovani dell’Under 23. E soprattutto senza far rifiatare i titolarissimi, arrivati spremuti al doppio impegno europeo contro il Porto. Su tutti Cristiano Ronaldo. Per tutta la carriera, il fuoriclasse portoghese è arrivato al top agli ottavi di Champions League. Non quest’anno, in cui era esausto perché non ha mai avuto la possibilità di rifiatare. Dopo Juve-Spal del 27 gennaio in Coppa Italia, CR7 ha sempre giocato. Si spiega anche così l’effetto Ronaldo, irriconoscibile nel match decisivo che è costato i quarti di Champions alla Juve martedì scorso. Gli infortuni, la sfortuna, ma non solo: l’emergenza bianconera da inizio stagione a oggi è frutto anche di errori strategici in sede di mercato. In estate e a gennaio, dove Pirlo non ha avuto rinforzi. 
     

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