Juve-Milan in TV: oltre 8 milioni di spettatori e 34% di share fra emozione, curiosità e gaffes
Certo, inutile nascondersi, non è stata una partita normale. E non è stata una diretta televisiva normale. L’attenzione di tutti era rivolta a particolari legati al Coronavirus, non neghiamolo: il volto abbronzato ma segnato di Paolo Maldini nell’intervista pre partita, lo sguardo di Paulo Dybala durante il minuto di silenzio per le vittime del Covid-19, l’applauso per i rappresentanti di medici e infermieri presenti al centro del campo prima del fischio d’inizio. E poi le voci e le urla di giocatori e allenatori nello stadio deserto, e i volti distanziati e con le mascherine dei dirigenti presenti in tribuna: Agnelli, Paratici, Nedved, Gazidis, oltre a John Elkann. E, infine, il racconto della partita, non facile, il primo per il calcio italiano dopo il lockdown. E l’emozione, nelle voci di Stefano Bizzotto (telecronista) e di Antonio Di Gennaro (commento tecnico) era palpabile in certi frangenti, soprattutto all’inizio. Siamo ripartiti comunque, ed è stato bello. E anche le gaffes televisive (Leon al posto di Leao, Bomboniera al posto di Bombonera), che fanno parte del mestiere (chi non sbaglia?) e che sono state subito ripresa impietosamente dai social, sono un segno che stiamo tornando, finalmente, alla normalità.
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