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  • Juve, ora calma con l'esaltazione di Pirlo: ha battuto un Barcellona in crisi, deve trovare la continuità e Dybala

    Juve, ora calma con l'esaltazione di Pirlo: ha battuto un Barcellona in crisi, deve trovare la continuità e Dybala

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Qual è la vera Juventus? Quella che pareggia troppo in campionato e fatica a battere il Torino-ino-ino di quest’anno, o quella che stravince sul campo del Barcellona e gli strappa il primo posto nel girone di Champions? Come sempre nei giudizi dei tifosi, e non soltanto loro, si passa da un eccesso all’altro e così l’esordiente Pirlo è diventato improvvisamente un perfetto regista in panchina come lo era in campo, capace di dare una lezione di gioco al suo collega Koeman che sicuramente ha più esperienza di lui. L’equilibrio, così importante in campo ma così raro fuori, dovrebbe invece suggerire altre valutazioni, legate in primo luogo al peso degli avversari e alla loro condizione nel momento in cui si affrontano, perché come ricordava il mitico Dino Zoff quando allenava la nazionale, che con lui sfiorò il titolo europeo vent’anni fa, “in campo ci sono anche gli avversari”. 

    BARCELLONA IN CRISI E GIRONE ABBORDABILE - E allora, ripensando al 3-0 comunque storico del “Camp Nou”, proprio da qui bisogna partire per rileggere a mente fredda l’impresa della Juventus. E’ vero che a Torino il Barcellona vinse 2-0, ma da allora la Juventus qualche passo avanti lo ha fatto, mentre la squadra catalana ne ha fatti soltanto indietro. Non a caso, in campionato, il Barcellona ha perso 2-1 l’ultima partita a Cadice, scivolando al settimo posto a ben 12 punti dal capolista Atletico Madrid. Una crisi in piena regola, mitigata relativamente dalla qualificazione anticipata agli ottavi di Champions, ma anche in questo caso – e il discorso indirettamente vale per la Juventus – grazie a un girone molto facile, come dimostra il fatto che soltanto in questo gruppo le ultime due squadre sono rimaste staccatissime: la Dinamo Kiev a 4 punti e il Ferencvaros a 1. Ovviamente non esiste la controprova, ma è molto probabile che la Juventus avrebbe avuto più problemi a qualificarsi con 90’ di anticipo se fosse capitata nello stesso girone dell’Inter, della Lazio, o dell’Atalanta.


    IN CERCA DELLA CONTINUITA' - Ecco perché, in attesa di sapere quanta strada farà in Champions quest’anno, la Juventus deve trovare la necessaria continuità per inseguire il decimo scudetto consecutivo, perché fin qui in dieci giornate i bianconeri non hanno mai vinto due gare di fila. Questo è il primo vero obiettivo che deve raggiungere Pirlo, che non può continuare a cambiare gli interpreti del centrocampo e di riflesso il modulo della squadra, con un turnover figlio dell’incertezza e dell’insoddisfazione, non della necessità di far riposare i titolari. I prossimi impegni di campionato, senza le distrazioni comunque piacevoli della Champions, ci faranno capire se la Juventus troverà la continuità di rendimento, senza sbalzi di risultati e di giudizi. 

    DYBALA DA RECUPERARE - E oltre alla necessaria continuità Pirlo dovrà recuperare Dybala che deve tornare a essere un valore aggiunto e non un “caso”, perché gennaio si avvicina e sarebbe un peccato per la Juve, oltre che per il giocatore, arrivare a un divorzio improvviso. E’ vero che per quello che si è visto, anzi non si è visto, fin qui, sembra più difficile recuperare Dybala che trovare la continuità di rendimento e di risultati e proprio per questo il compito di Pirlo non sarà facile. Ma se riuscirà a centrare questa doppietta, gli applausi saranno tutti per lui.

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