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  • Juve, Rugani deve decidere cosa fare da grande

    Juve, Rugani deve decidere cosa fare da grande

    • Claudio Brambilla

    La parola chiave nella vita di tutti i giorni è la pazienza. Lavorare sodo, aspettare il momento propizio e farsi trovare pronto. Nel calcio però, molto spesso, il tempo stringe e qualche passo a vuoto nei momenti cruciali può decretare la fine di una carriera ad alti livelli. Una situazione che vale pressoché per tutti ma la parabola di Daniele Rugani alla Juventus sembra estranea a tutto ciò. Arrivato nella lontana estate del 2015, al termine di due grandi stagioni con la maglia dell'Empoli, il classe '94 era uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico italiano in fatto di difensori. Ma se la prima annata poteva essere considerata come quella dell'ambientamento a Torino, e buona per capire il mondo Juve, quelle successive avevano bloccato le aspettative creando incertezza sulle sue effettive possibilità. 


    UN QUINQUENNIO DI SUCCESSI SENZA LODE - L'epopea del primo Allegri alla Juventus è stata ricca di vittorie e trionfi, con molti giocatori che si impongono e crescono a dismisura il proprio valore. Con quella BBC (Barzagli, Bonucci Chiellini) che si stava affermando come uno dei pacchetti arretrati migliori al mondo. Un mondo di cui Rugani non sembrava più far parte con le parole di stima di Allegri, raremente certificate con i fatti e poche presenze, 80 per la precisione, spalmate nei 4 anni e con molte di esse da subentrato. Poi il prestito al Rennes prima e al Cagliari poi, come speranza e soluzione per provare a tornare competitivo e infine il ritorno alla base, coinciso con il ritorno di Allegri.

    ORA LA CONTINUITA' - Stavolta è l'ultimo treno e finalmente, quando chiamato in causa, Rugani risponde presente. Nel 2022 gare di alto livello contro Napoli, Roma e Milan in campionato, intervallate da un'ottima prova in Supercoppa con l'Inter, hanno fatto pronunciare parole d'elogio, stavolta convinte, da parte del suo allenatore. 11 presenze e ora il ritorno in un ruolo da gregario che per il futuro del centrale rappresentano un'incognita. La Juve, inoltre, si è già mossa sul mercato con l'acquisto del 23enne Gatti dal Frosinone. E per un De Ligt sul piede di partenza e un Chiellini indeciso sul proprio futuro, Rugani in questi ultimi cinque mesi si giocherà non solo una maglia da titolare per il futuro, ma anche la conferma in bianconero. Il contratto con scadenza 2024 e un ingaggio da 3,5 milioni di euro annui sono un freno per le possibile pretendenti. Parlerà il campo, come sempre.


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