Calciomercato.com

  • Juve punita, Lazio graziata: l'iniqua giustizia sportiva preferisce le parole ai fatti

    Juve punita, Lazio graziata: l'iniqua giustizia sportiva preferisce le parole ai fatti

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Sembra che il giudice sportivo sia più sensibile ai comunicati stampa (parole in libertà) che all’identificazione dei responsabili (fatti concreti). Non si spiega altrimenti la squalifica per un turno della curva sud della Juve dopo l’esecrabile caso Lukaku, se paragonata allo stesso provvedimento (ma sospeso) comminato alla Lazio per cori antisemiti nel derby con la Roma.

    Dunque la Lazio che, prima del provvedimento, ha fatto un comunicato non troppo diverso da una captatio benevolentiae, ha beneficiato della sospensiva (la squalifica c’è, ma non verrà scontata), mentre la Juve, che ha messo a disposizione delle autorità due dei responsabili dei beceri cori contro Lukaku, sconterà la pena nella partita di campionato contro il Napoli.

    Ascolta "Juve punita, Lazio graziata: l'iniqua giustizia sportiva preferisce le parole ai fatti" su Spreaker.

    Urge essere chiari: la squalifica della curva della Juve è giusta come è giusto che venga scontata subito, cioé alla prima gara in casa dei bianconeri. Quello che non è equo e, se permettete, non è neppure serio è che la Lazio l’abbia scampata, dissociandosi verbalmente dai contestatori. Se fossimo un paese calcisticamente credibile non sarebbe possibile che chi ha fatto cori ugualmente odiosi e razziali sia punito formalmente, ma non sostanzialmente. Purtroppo indietro non si può tornare e, dunque, la Juve pagherà (ripeto: giustamente e subito), mentre la Lazio dell'astuto Lotito è già stata graziata. A meno che qualche demente non venga a spiegarci che insultare gli ebrei sia meno grave che farlo con i neri.

    Altre Notizie