Juve, Rabiot è il leader che Pogba non è più. Che errore perderlo a zero!

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Un Adrien Rabiot così non si è mai visto. Anche in fase realizzativa, i suoi gol sono tanti e pesanti: un'altra doppietta, la terza stagionale, porta a nove gol il bottino del centrocampista francese ora anche vicecapocannoniere della Juve. I gol sono però solo una conseguenza del rendimento di Rabiot, mai così forte, mai così determinante, mai così decisivo. Anche contro la Sampdoria è stato lui a prendere per mano tutta la Juve, ritrovatasi di nuovo ai minimi termini, riscopertasi di nuovo insicura e fragile. Insomma, di Rabiot la Juve non può proprio fare a meno, di un giocatore così, che ha saputo attendere per anni. E che proprio ora rischia davvero di perdere senza ritrovarsi con niente in mano. IL RINNOVO – A inizio stagione la Juve aveva deciso di vendere Rabiot, accettando l'offerta da 20 milioni più 2 di bonus del Manchester United: poi non c'è stato accordo tra Veronique e Red Devils, Adrien è rimasto alla Continassa. Per la gioia di Max Allegri, costretto già a dover fare i conti con il rebus Paul Pogba (mai pervenuto), convinto di poter costruire il centrocampo bianconero almeno per questa stagione su Rabiot. E meno male che è rimasto, dunque. Però quando l'entourage del francese si aspettava di ricevere la proposta per essere blindato e impostare un nuovo lungo percorso comune, nulla si è mosso. La macchina bianconera si è attivata troppo tardi, dopo la nuova consacrazione di Rabiot che ha riacceso il mercato internazionale su di lui, dopo la rivoluzione societaria e l'inizio della bufera che ancora lascia troppi dubbi sul futuro. A metà gennaio un incontro tra la dirigenza bianconera e mamma Veronique, l'apertura a parlare di rinnovo c'è stata, una corsia preferenziale no. Quindi resta la richiesta di un ingaggio anche superiore a quello attuale, magari da 10 milioni netti più bonus con un ricco premio alla firma. Quindi aumenta l'ambizione di Rabiot, che vuole una squadra in grado di puntare a vincere sempre, che vuole la garanzia di poter giocare ai massimi livelli in Europa. Condizioni che la Juve di oggi fa fatica a poter garantire, quella di domani chissà. Di sicuro perderlo sarebbe un grande rimpianto, perderlo a zero aumenterebbe il rammarico. Anche perché la Juve l'ha atteso quando ormai non lo voleva più nessuno. E ora che lo vogliono tutti rischia già di essere cominciato il conto alla rovescia.
Fatemi capire Leoni da tastiera il gol non convalidato al 94 esimo con la Salernitana quando non c’era più tempo perché la partita era terminata era un errore perché non c’erano immagini e questo invece è un aiuto voluto ad una squadra odiata ed osteggiata in ogni modo (a torto o a ragione si vedrà) dall’altra metà degli italiani? E laprostituzione intellettuale ben definita dal vostro vate ?
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