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  • Juve, Ronaldo è irriconoscibile: solo Higuain lo può salvare

    Juve, Ronaldo è irriconoscibile: solo Higuain lo può salvare

    • Nicola Balice
    Lione, Inter, Milan, Napoli. Prima e dopo il lockdown, Cristiano Ronaldo è rimasto a secco. Una battuta d'arresto ci sta, il fuoriclasse portoghese arrivava da una serie incredibile di gol consecutivi e di prestazioni convincenti. Però poi si è inceppato, proprio come tutta la Juve. Eccezion fatta per la partita con l'Inter, preso atto di tutte le attenuanti del periodo, la squadra bianconera forse non è pronta a permettersi un CR7 evanescente. Una sola occasione, in avvio, sprecata malamente. Poi più parole che movimenti, poi non si è praticamente più visto, stritolato nella morsa Maksimovic-Koulibaly. Il Ronaldo del calcio a porte chiuse è irriconoscibile, poco servito e incapace di crearsi da solo le occasioni, troppo poco brillante per decidere da solo le partite quando la Juve ne avrebbe avuto bisogno. Del Ronaldo che tira da ogni posizione non c'è stata traccia. E non è stata nemmeno una questione legata alla posizione in campo, avendo di fatto ritrovato la propria mattonella di partenza rispetto all'esperimento deludente da prima punta vissuta contro il Milan. Insomma, la Juve non c'è ancora o non c'è più. Proprio come Ronaldo.

    CHE SUCCEDE – E dire che il portoghese faceva parte di quella ristretta cerchia di calciatori in grado di continuarsi ad allenare in contesti più agevoli rispetto agli altri, pure capace di trovare nello stadio del Madeira una struttura per lavorare con il pallone e sparring partner. Era dato come tirato a lucido, ma forse proprio per questo una partenza appesantita era prevedibile, magari prevista. Il target di CR7 è ad agosto, alla final eight di Champions a Lisbona, che la Juve però deve ancora conquistarsi. Servirà anche un aspetto mentale diverso, dopo Supercoppa e Coppa Italia ora i bianconeri non potranno a maggior ragione fallire l'appuntamento con lo scudetto. I conti si fanno alla fine, se i conti dovessero tornare anche determinate scelte potranno essere rivalutate: di preparazione collettiva e individuale, di costruzione della rosa, di scelta del tecnico e via discorrendo. Per il momento però i conti non tornano. Zero trofei e due finali perse, due finali in cui Ronaldo non ha trovato la via della rete. Forse un caso, forse no. Adesso una settimana prima della prossima partita, a Bologna contro una delle squadre più agguerrite della serie A, il recupero di Gonzalo Higuain potrebbe aiutare anche Ronaldo, in una Juve che sperava di tirare avanti con tre attaccanti e un solo centravanti fino alla fine. Una settimana che divide la Juve da un tour de force che non ammetterà più alcuno sbaglio, dove ci sarà bisogno di Cristiano Ronaldo. Se non quello vero, almeno una versione accettabile di CR7.

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