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  • Juve, Sarri riabbraccia l'alleato Higuain, ma il futuro è un rompicapo tra cuore e portafogli: il punto

    Juve, Sarri riabbraccia l'alleato Higuain, ma il futuro è un rompicapo tra cuore e portafogli: il punto

    • Luca Fazzini
    Riecco Gonzalo Higuain: venti giorni dopo il risentimento muscolare accusato in allenamento, il Pipita è tornato a calcare i campi della Continassa. Nella seduta di questa mattina era regolarmente a disposizione di Maurizio Sarri e ora scalda i motori in vista della sfida di venerdì contro il Lecce: c'è ottimismo per vederlo in panchina. Un ritorno atteso e sperato, specie dopo le recenti uscite deludenti. La doppia sfida di Coppa Italia contro Milan e Napoli ha mostrato un attacco opaco, con un Cristiano Ronaldo spento e lontano parente di quello che tutti conoscono. La mancanza di un centravanti di ruolo, in grado di lavorare in area di rigore, si è sentita eccome: troppo poco spazio, negli ultimi metri, per la velocità di CR7; troppo poco robusto il fisico di Paulo Dybala.

    INTRIGO FUTURO - Fondamentale sì, ma fino a un certo punto. Il paradosso Pipita lo etichetta come esubero in vista della prossima stagione: la Juve ha fatto le sue scelte e Gonzalo non rientra nella rosa 2020/2021. Paratici si sta già muovendo per cercare un sostituto: Milik è in pole, Jimenez insegue. Eppure il futuro dell'argentino è ancora tutto da scrivere, perché la Juve non è disposta a sconti sfavorevoli per il proprio bilancio. Nessun regalo, dunque, tra cifra del cartellino e ingaggio: il peso di Higuain è di circa 18 milioni, la Juve vuole evitare una minusvalenza ma è conscia delle difficoltà dell'affare. Aspettarsi una simile offerta da DC United o River Plate appare decisamente irreale, così come pensare a un calciatore disposto a rinunciare a tutti i compensi (10 milioni netti circa, compresi gli stipendi del periodo Covid-19) previsti dal contratto. Un vero e proprio tira e molla tra cuore e portafogli: da una parte il romantico richiamo dei Millonarios, dall'altra i 7,5 milioni annui della Juve. La priorità, ora, torna però ad essere il campo: Sarri ha aspettato il suo centravanti, già allenato a Napoli e Londra, arma in più per il bollente finale di stagione. Nella speranza che diventi il suo primo alleato. 

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