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  • Juve-Torino, da Lipton e Garrincha alla beneficenza: quando la squadra mista non era uno scandalo

    Juve-Torino, da Lipton e Garrincha alla beneficenza: quando la squadra mista non era uno scandalo

    • Alessandro Bassi
      Alessandro Bassi
    Il “Derby della Mole” tra Juventue e Torino è sinonimo di rivalità stracittadina accesa, è un momento molto sentito dalle rispettive tifoserie e anche dalle società. Curiosamente le due squadre in alcune occasioni hanno giocato unite in una formazione mista sotto un'unica bandiera nel rappresentare la città di Torino. Vediamo le principali.

    CONTRO GLI INGLESI - Il football dei pionieri di casa nostra è tutto un susseguirsi di tornei e incontri amichevoli più o meno prestigiosi: dalla Palla Dapples al campionato – per citare i due più importanti, sino ai numerosi tornei amichevoli regionali ed internazionali che animano in special modo i fine settimana di Pasqua.

    Nel fine settimana pasquale del 1911 a Torino si gioca il prestigioso Sir Thomas Lipton Trophy, il trofeo messo in palio da Thomas Lipton, famoso commerciante scozzese in tè e cacao e grande appassionato di sport. A quel torneo partecipano il Torino, la Juventus, lo Zurigo e l'attrazione dell'evento, gli inglesi del West Auchland, già scesi a Torino alcuni anni prima. Nel 1911 i dilettanti inglesi del West Auckland, freschi vincitori della seconda edizione del Sir Lipton Trophy, si attardano in Italia per disputare anche alcune amichevoli. A Torino, nel freddo pomeriggio del 19 aprile 1911 una squadra mista formata da giocatori del Torino e della Juventus affronta i dilettanti inglesi del West Auchland.

    In quell'occasione la mista è composta esclusivamente da giocatori italiani di Torino e Juventus: Pennano (Juventus); Mastrella (Juventus), Morelli (Torino); Maffiotti (Juventus), Corbelli (Juventus), Demarchi (Torino); Debernardi II (Torino), Zuffi (Juventus), Ghiglione (Torino), Berardo (Piemonte), Valobra (Juventus). Arbitro dell'incontro lo juventino Durante. Subito in vantaggio i torinesi, il primo tempo si conclude sul 2 a 2, ma alla fine dei 90 minuti la vittoria è degli inglesi, che hanno la meglio sulla mista di Torino e Juventus per 4 a 3.

    AMICHEVOLI BENEFICHE DURANTE LA GRANDE GUERRA - Il calcio italiano negli anni caratterizzati dalla tragedia del primo conflitto mondiale, quindi dal 1914 al 1918, è parte attiva del dibattito prima e delle sorti della guerra poi. Sempre più frequenti negli anni di guerra sono le partite amichevoli che le società italiane e anche la Nazionale disputano a favore delle popolazioni dei territori invasi e delle terre irredente. Tra gli innumerevoli esempi di questi incontri, qua un paio ci interessa menzionare, cioè un paio di incontri che vedono protagonista una squadra mista composta da giocatori di Juventus e Torino.

    Con il campionato sospeso vengono disputati tornei e amichevoli un po' in tutta Italia. Siamo nel pieno della sanguinosa battaglia di Verdun che, iniziata nel febbraio del 1916, ha già fatto segnare oltre 200.000 morti ed è purtroppo ancora ben lontana dal suo epilogo. Circa ad un anno di distanza dalla dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria, a Torino il 14 maggio del 1916 viene organizzata un'amichevole benefica che vede una mista piemontese composta dai giocatori di Juventus, Torino e di altre formazioni piemontesi contrapposta ad una analoga rappresentativa lombarda il cui incasso viene devoluto in beneficenza al Comitato “Famiglia del soldato”. Di queste partite tra rappresentative – diciamo così - “regionali” c'è abbondante casistica negli anni di guerra.

    Oltre un anno dopo, nei mesi più difficili per l'Italia dopo la disfatta di Caporetto, nel dicembre del 1917 Juventus e Torino si ritrovano ancora unite in un'amichevole benefica. Organizzato dal Comitato Regionale Piemonte, lunedì 3 dicembre 1917 una formazione composta da giocatori di Juventus e Torino gioca un incontro benefico a favore dei profughi contro una formazione di giocatori impiegati della FIAT. Dando uno sguardo alle formazioni, intravediamo parecchi giocatori famosi dell'epoca, tanto che la stessa La Stampa in presentazione non manca di sottolineare quanto ciò sarà apprezzato dal pubblico:

    Squadra FIAT: Barolo, Pirovano, Rosetta, Musso, Bruna, Mattea II, Costa, Mattea I, Baloncieri, Corna, Arnaoldi.

    Squadra Torino-Juventus: Terzi, Boggio, Bachmann, Berardo, Marchi I, Moretti, Boglietti, Gay, Fiorante, Sardi, Marchi II.

    Quelle della seconda metà del 1917 sono settimane molto complesse in Italia, il calcio riduce sempre più i suoi spazi, molti terreni di gioco vengono requisiti dalle autorità militari e quell'incontro viene seguito da numeroso pubblico, attratto dai tanti calciatori noti dell'epoca presenti in campo. La partita termina sul punteggio di parità, 2 a 2.

    Negli anni'20 del '900 questa sorta di “rappresentativa” formata dalle due principali società torinesi gioca una decina di incontri, tra queste, da ricordare l'amichevole che la mista Juventus e Torino gioca nel settembre del 1926 per raccogliere fondi da devolvere alla famiglia di Jenő Károly, l'allenatore juventino morto d'infarto nel luglio di quell'anno, pochi giorni prima della finale di Lega Nord tra Juventus e Bologna.

    L'ULTIMA VOLTA AL “DELLE ALPI” - 1990, preludio alle “Notti magiche” di quell'estate lontana ormai oltre 30 anni. A Torino viene costruito un impianto tutto nuovo, lo “Stadio delle Alpi”, e per l'inaugurazione si pensa bene di rispolverare l'idea di una mista tra le due formazioni cittadine. L'ultima volta che Juventus e Torino avevano giocato unite era stato nel maggio del 1955 al Filadelfia contro il Botafogo di Garrincha. Poi per oltre trentanni quell'esperimento non viene più ripreso. Ci vuole un evento eccezionale, un evento che segni la città in maniera indelebile, con richiamo internazionale. Nulla di meglio, quindi, che un mondiale di calcio che torna in Italia e – anche – a Torino, con tanto di costruzione di uno stadio nuovo di zecca.

    Per l'inaugurazione del “delle Alpi”, il nuovo stadio cittadino, Juventus e Torino scelgono di ripresentarsi unite in un'amichevole internazionale che giocano contro il Porto il 31 maggio 1990 il cui incasso è devoluto all'AIRC. Assenti parecchi calciatori, alcuni infortunati, altri già in ritiro con le nazionali: in fin dei conti manca una manciata di giorni all'inizio di Italia'90. La mista che sfida il Porto, in maglia gialloblu – i colori della città sabauda – si presenta con questo schieramento: Marchegiani; Napoli, Bruno; Galia, Benedetti, Mussi; Lentini, Barros, Skoro, Romano, Alessio. Ingorghi, code ai botteghini, mancanza di parcheggi e fischi alle autorità sono l'antipasto alla partita che, almeno lei, non tradisce le attese di spettacolo e gol. La mista torinese vince 4 a 3, con il centravanti granata Skoro che realizza una tripletta.

    Quella è l'ultima volta che Juventus e Torino giocano unite in un'unica squadra, da quella ormai lontana estate di oltre trentanni fa non c'è più stata occasione di vedere giocare assieme i calciatori di Juventus e Torino.


    (Alessandro Bassi è anche su http://storiedifootballperduto.blogspot.it/)

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