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  • Vlahovic batte l'Empoli quasi da solo: vale Benzema e Lewandowski, con lui la Juve può sognare lo scudetto

    Vlahovic batte l'Empoli quasi da solo: vale Benzema e Lewandowski, con lui la Juve può sognare lo scudetto

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Una volta per tutte, siamo di fronte a Benzema, a Lewandowski, siamo di fronte a un centravanti mondiale. Dusan Vlahovic ha trascinato la Juve alla vittoria di Empoli. Quattro occasioni, tre gol, la solita Juve e il solito straordinario protagonista entrato in tutt’e quattro le azioni, con assist, giocate e soprattutto con una doppietta strepitosa. La prima occasione, quella della palla-gol di inizio gara: assist per Zakaria messo davanti a Vicario che ha fatto una prodezza deviando in angolo il tiro dello svizzero. La seconda, quella dell’1-0: uscita dalla linea d’attacco, tocco e apertura a sinistra per Pellegrini, poi Rabiot, cross pennellato sulla testa di Kean, con Luperto fuori tempo e gol. La terza, quella del 2-1: Cuadrado lo ha finalmente trovato in piena area con la difesa empolese sconnessa, Asllani si è fatto risucchiare dal pallone e lo ha lasciato libero, un tocco, via mezza difesa, un altro tocco, via l’altro pezzo della difesa, sinistro e gol. La quarta: Allegri aveva tolto Kean e inserito Morata che ha aperto la strada al serbo con una palla non perfetta, una palla che il serbo ha controllato rallentando la sua corsa al limite dell’area per poi battere di nuovo Vicario con un pallonetto. Ma non basta: ultimo pallone della gara, la difesa bianconera in affanno, lui l’ha agganciato davanti alla sua panchina, l’ha tenuto contro tre azzurri e ha preso la punizione. Nessuno, nella Juve, ha la sua rabbia, la sua fame, la sua cattiveria, nessuno è forte come lui. Questo giocatore è ben oltre il livello della Juventus e a Empoli lo ha nuovamente confermato. 

    LA RINCORSA - Dal Castellani, la squadra di Allegri è uscita con tre punti, con la conferma del suo fenomeno, col tredicesimo risultato utile (superata la serie di Pirlo) e con una classifica sempre più incoraggiante. Ora è a +6 sull’Atalanta (che ha due partite in meno), ha -4 dal Napoli e -5 dall’Inter (che hanno una partita in meno) e a -7 dalla capolista Milan. Se Vlahovic resta questo (che poi è questo da due anni), la Juve può sognare. Sul piano del gioco nessun miglioramento, ma a questo punto della stagione conta poco. Conta solo mettere Vlahovic nelle condizioni migliori per far gol. Stavolta la Juve (con Cuadrado e Morata) gli ha dato due palloni veri e lui li ha messi in rete. 

    GIOCO EMPOLI E RIGORE? - La Juventus è partita meglio, un errore del giovane Asllani (non sarà l’unico e non sarà quello peggiore) ha dato il via alla prima occasione bianconera. Dopo un quarto d’ora, col centrocampo in difficoltà (ma non è una novità), la Juventus ha lasciato l’iniziativa all’Empoli che si è avvicinata al gol col vispo Zurkowski su cross di Bajrami. Un minuto prima, restava un bel dubbio in area bianconera con un intervento di Rabiot su Zurkowski, ma Maresca in campo e Valeri al Var hanno deciso che non era rigore. Nello sviluppo della manovra, la squadra di Andreazzoli si faceva preferire a quella di Allegri, ma anche in questo caso nessuna sorpresa. 

    BOTTA E RISPOSTA - I bianconeri sono passati alla seconda azione di buon livello, rifinita dal primo spunto di Rabiot, fino a quel momento ai margini del gioco così come Arthur su cui Andreazzoli aveva schierato a turno Di Francesco e Bajrami. Le modalità erano diverse, ma come era capitato a Vila-Real, anche qui a Empoli la Juve ha preso un gol da polli. Su calcio d’angolo si è accesa una mischia in area piccola, la palla è rimasta in quella palude di polpacci, Bonucci e soprattutto Danilo erano messi male e Zurkowski ha bruciato tutti con la punta del piede. 

    VANTAGGIO JUVE - Un minuto prima, Allegri aveva perso anche Zakaria (problema all’adduttore della coscia sinistra) arrivando così a 9 infortunati. Era entrato Locatelli. L’inserimento dell’ex Sassuolo ha liberato Arthur che nel finale del primo tempo ha fatto la prima cosa giusta della sua partita, ha intercettato un passaggio di Asllani, ha lanciato subito Cuadrado e da lì è arrivato il 2-1 di Vlahovic. 

    ANCORA EMPOLI - Dusan Vlahovic era l’iradiddio e ha fatto il bis, sorpassando per ora Immobile in testa alla classifica dei cannonieri. Il resto della squadra però continuava a stentare. Sul 3-1 la Juve si è abbassata di nuovo, mentre Andreazzoli ha fatto dei cambi giusti mettendo Parisi e La Mantia. Su una punizione laterale calciata da Bajrami, Bonucci ha colpito la traversa della sua porta, l’azione è proseguita, la palla è tornata a La Mantia che l’ha piazzata sul primo palo, coperto troppo teneramente da Szczesny. Mancava un quarto d’ora alla fine, la Juve sembrava in riserva di energie e si è solo difesa, in certi momenti anche con un po’ di affanno; l’Empoli ci ha provato ancora, però senza portare altri pericoli. Ora sono 10 le partite senza vittoria per la squadra di Andreazzoli, appena 5 punti in queste 10 gare, la salvezza non è ancora conquistata. 

    :(actionzone)
    IL TABELLINO:
    Empoli-Juventus 2-3 (primo tempo 1-2)
    Marcatori: 32’ pt Kean (J), 40’ pt Zurkowski (E), 47’ pt e 21’ st Vlahovic (J), 31’ st La Mantia (E). 
    Assist: 32’ pt Rabiot (J), 47’ st’ Cuadrado (J), 21’ st Morata (J). 
    Empoli (4-3-2-1): Vicario; Stojanovic (39’ st Henderson), Ismajli, Luperto, Cacace (25’ st Parisi); Bandinelli (25’ st Benassi) , Asllani, Zurkowski; Bajrami (39’ st Verre), Di Francesco (25’ st La Mantia); Pinamonti. All. Andreazzoli. 
    Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, Pellegrini; Cuadrado, Arthur, Zakaria (36’ pt Locatelli), Rabiot; Vlahovic, Kean (17’ st Morata). All. Allegri. 
    Arbitro: Maresca di Napoli. 
    Ammoniti: Ismajli (E), Parisi (E). 

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