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  • Juve:|Vucinic per lo sprint finale

    Juve:|Vucinic per lo sprint finale

    Chiamatelo il colpo di febbraio. Perché il ritorno del vero Vucinic è quasi come un acquisto fuori tempo massimo. Ed è un grande acquisto, perché il montenegrino fra dicembre e gennaio ha giocato pochissimo. E quel pochissimo l’ha giocato stringendo i denti per i problemi alla caviglia e al tendine. I risultati, in fase offensiva, si sono visti: la Juventus ha segnato di meno, è stata meno incisiva e ha faticato molto senza le sue giocate. Perché l’importanza di Vucinic si pesa soprattutto in sua assenza. E ora Vucinic è completamente recuperato.

    SMILE! Con i novanta minuti disputati nella semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, il montenegrino ha ufficialmente scollinato la fase critica: nessun dolore, nessuno strascico, solo la delusione per la sconfitta e per una prestazione non brillantissima, ma di guai fisici nessuna traccia. Tant’è che chi l’ha visto negli ultimi giorni a Vinovo, ha incontrato un Vucinic decisamente diverso rispetto agli ultimi tempi: di buon umore, carico, smanioso di tornare in campo e dare il suo contributo.

    CON MATRI Dopo la partita di Coppa Italia con la Lazio, infatti, Vucinic ha scontato la squalifica di un turno contro il Chievo e ha iniziato subito a pensare alla Fiorentina. Sfida che nelle ultime due stagioni l’ha spesso visto protagonista, ma che soprattutto potrà segnare il suo ritorno al cento per cento. Conte pensa di schierarlo al fianco di Matri , anche se Giovinco (in teoria il suo partner titolare) dovrebbe aver recuperato dalla botta all’anca e, quindi, essere a disposizione. E Conte è particolarmente soddisfatto di poter nuovamente contare su di lui. Quando, un mese fa, aveva annunciato che l’attaccante andava «gestito» non aveva nascosto la sua preoccupazione, dimostratasi poi fondata.

    PUNTUALE Torna nel momento giusto, Vucinic, all’inizio di un ciclo che nel giro di un mese potrà esprimere le prime inconfutabili verità della stagione. Da sabato sera, Juve-Fiorentina, al sei marzo, ritorno della doppia sfida col Celtic, la squadra di Conte passerà attraverso le partite chiave per lo scudetto (a partire dall’insidiosa trasferta a Roma e dallo scontro diretto con il Napoli) e deciderà il suo destino di Champions. Può risultare decisivo affrontare tutto ciò con Vucinic in forma e carico dal punto di vista psicologico.

    RITRATTO Insomma, sabato sera potrebbe essere una di quelle sere in cui Vucinic ha voglia , e che si distinguono da quelle in cui, svogliato, galleggia fra l’area e la trequarti avversaria vanificando la tremenda efficacia delle sue giocate. D’altra parte la descrizione più lucida del montenegrino l’ha data proprio Conte qualche tempo fa: «Vucinic è l’elemento più talentuoso che abbiamo in squadra. Da un momento all’altro può essere determinante in fase offensiva, con una giocata, un colpo di genio. E quindi me lo tengo ben stretto. Poi ci sono dei momenti un po’ no, che capitano, una prestazione non convincente può capitare ma ho grande fiducia in Mirko». E Vucinic ha grande fiducia in Conte, l’allenatore che più di ogni altro ha cercato di sfruttare le sue caratteristiche e che gli ha dato più libertà.

    CONSOLAZIONE Sabato il numero nove juventino si troverà davanti il suo compagno di nazionale Jovetic, anzi il suo «fratellino», come lo chiama lui. Un giocatore a cui è legato da grande amicizia: «Mi piacerebbe molto giocare con lui nella Juventus, ma non è mio compito occuparmi di mercato e non so se sia possibile...». In questi giorni non si sono sentiti, neppure un sms: non è loro abitudine farlo quando si avvicina la loro sfida. Per chiacchierare un po’ ci sarà tempo dopo il novantesimo e Vucinic, da buon fratello maggiore, si augura di poter consolare il giovane Jo-Jo...

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