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  • Juvemania: Cuadrado all’ultimo respiro, come nel 2015. Ma con questo gioco la rimonta scudetto sembra impossibile

    Juvemania: Cuadrado all’ultimo respiro, come nel 2015. Ma con questo gioco la rimonta scudetto sembra impossibile

    • Stefano Discreti
    Corsi e ricorsi, Cuadrado all’ultimo secondo decide la partita a favore della Juventus contro gli atavici rivali della Fiorentina e nella testa dei tifosi bianconeri i ricordi tornano necessariamente con forza a quella vittoria del 2015 nel derby contro il Torino, proprio grazie al goal del jolly colombiano, da cui poi iniziò la clamorosa rimonta scudetto dopo l’inizio di stagione traballante. Risollevato il morale dei supporters della Vecchia Signora, probabilmente gli aneddoti però finiscono qui. Era un’altra Juve quella di quegli anni, di una forza tecnica e fisica nettamente superiore ed erano anche inferiori gli avversari che competevano in Italia. Ed era anche una Juve che giocava nettamente meglio, che non rischiava ogni partita di terminarla 0 a 0 o addirittura di perderla.
     
    TRE PUNTI FONDAMENTALI - Una Juventus che difficilmente questa volta rientrerà nella lotta per lo scudetto ma che grazie ai tre, pesantissimi, punti ottenuti contro la Fiorentina di Italiano arriva alla sosta per le Nazionali con un sospiro di sollievo. La squadra di Allegri continua a praticare un calcio pessimo in termini di spettacolo, giocando ogni partita alla pari (qualsiasi sia l’avversario di turno, anche se inferiore) e rischiando sempre di lasciare punti per strada. Il tecnico toscano si è detto a fine gara più arrabbiato per i punti persi in questo inizio di stagione che felice per la vittoria in zona Cesarini contro la Fiorentina ma errori di Szczesny delle prime giornate a parte, la posizione di classifica attuale della Juve rispecchia in pieno la qualità del gioco espresso.
     
    E LO SPETTACOLO? - In termini di calcio spettacolo questa è nettamente la peggiore Juventus dell’ultimo decennio. Una squadra che fatica ad arrivare in porta, che tira pochissimo verso il portiere avversario, che crea poco o nulla lì davanti. Un 4-4-2 quasi scolastico che in partenza non spaventa mai nessuno. Ed infatti anche la Fiorentina di Italiano se l’è venuta a giocare per vincere a Torino, mantenendo il pallino del gioco per quasi un’ora ed andando in difficoltà solamente quando rimasta in 10 uomini negli ultimi 20’ e con il contemporaneo ingresso in campo di un incontenibile Cuadrado che ha anche finalmente riportato Chiesa sulla sinistra (la dove vagava sperso per il campo il solito inconcludente Rabiot) cominciando a devastare sulle fasce la difesa della squadra viola. Restano tre punti fondamentali dopo l’ennesima partita non entusiasmante di quest’anno in Serie A della Juventus ma anche la consapevolezza che continuando a giocare così male difficilmente questa squadra potrà risalire del tutto in campionato. Mai come stavolta è da benedire la sosta per le nazionali per meditare su un inizio di stagione, Champions a parte, davvero sottotono, lontano da qualsiasi aspettativa.

    @stefanodiscreti

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