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  • Fiorentina, Kalinic vuole partire. Dalla Cina all'idea Milan: il punto

    Fiorentina, Kalinic vuole partire. Dalla Cina all'idea Milan: il punto

    • Stefano Del Corona
    Per parlare del futuro di Nikola Kalinic è necessario prima fare un passo indietro. A gennaio sono state poste le basi per una sua partenza. Dopo il no pronunciato al Tianjin Quanjian, il croato ha fatto sapere alla società viola di volersene andare al termine della stagione e ovviamente in un campionato competitivo.

    LE CIFRE - La lista non è certo lunga: Serie A, Premier League e Bundesliga, non si esce da queste zone. Anche perché la richiesta della Fiorentina per il suo cartellino non è di quelle irrilevanti. La clausola rescissoria presente nel suo contratto recita 50 milioni di euro, ma questa è una valutazione che tutti sanno essere ‘fuori mercato’ (tranne per la Cina). I viola sperano di arrivare a realizzare dalla sua cessione almeno 30 milioni di euro, essendo Kalinic un centravanti che nel corso dell’ultima stagione ha realizzato 19 gol complessivi (tra campionato ed Europa League) e che ha sempre dimostrato di essere anche un uomo-squadra, uno che partecipa all’azione e non un semplice finalizzatore.

    IDEA MILAN - Che cosa stanno aspettando tutti, ovvero la Fiorentina e Kalinic? L’attesa è per un’offerta che sia congrua e che accontenti sia il club che il giocatore, condizione che, per il momento, non si è verificata. Tra le squadre in corsa per prendere l’ex Dnipro c’è il Milan, che lo vede però per il momento come un’alternativa più abbordabile rispetto a nomi più altisonanti, come Morata, Aubameyang e Diego Costa. Il suo procuratore, Tomislav Erceg, ha già sondato anche qualche squadra in Premier League, campionato nel quale il suo assistito ha già giocato con la maglia del Blackburn, finendo però per non fare una grande figura e si attendono novità anche da questo fronte. Quanto alla Cina, inutile dire che, al di là di tutte le voci che circolano in queste ore, c’è ancora netta preclusione del ragazzo al trasferimento, con o senza il suo ‘mentore’ Sousa.

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