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  • Koulibaly: 'Napoli, tieni Calzona come lui tenne me. Deve restare per 2-3 anni'

    Koulibaly: 'Napoli, tieni Calzona come lui tenne me. Deve restare per 2-3 anni'

    Tutti amano Francesco Calzona. Piovono lodi al nuovo allenatore del Napoli sia dagli addetti ai lavori che dai giocatori con cui l'ex vice di Sarri e Spalletti ha avuto modo di lavorare. L'ultimo ad aggiungersi alla lista è Kalidou Koulibaly, ex perno di quella squadra azzurra e ora giocatore dell'Al-Hilal che ha parlato così a La Gazzetta dello Sport.

    SOLO ELOGI - "Ciccio è arrivato nel momento giusto, conosce molto bene la società e l’ambiente, tanti giocatori sono cresciuti anche grazie a lui, come è successo a me: a lui e Sarri devo tantissimo. Si tratta dell’allenatore di cui il Napoli aveva bisogno. La sua tattica è come quella di Sarri e tutti la conoscono. Calzona ha dato la sua impronta e sono felice: sono molto legato a lui, mi ha aiutato anche nei momenti no al Chelsea"

    FONDAMENTALE - "Forse pochi lo sanno, ma quando lui è arrivato a Napoli con Sarri, io me ne dovevo andare, portavo offerte per essere ceduto. Lui venne da me e mi disse: “Non capisco perché vuoi andartene?”. E io gli spiegai che avevo bisogno di giocare, di trovare un allenatore che contava su di me e mi valorizzasse. Mi disse: “Se correggi due o tre cose e ascolti i consigli miei e di Sarri, avrai l’occasione per giocare tante partite”. Io replicai: “Tu non sei l’allenatore, sei il secondo del mister. Se lui non mi vuole, non puoi fargli cambiare idea”. Mi assicurò che mi sbagliavo. E aveva ragione lui. Ha fatto di tutto per tenermi a Napoli. Insieme a Sarri, ha cambiato la mia storia".

    FUTURO - "Il Napoli con lui può diventare una macchina da guerra e sono sicuro che ci riuscirà, ma ha bisogno di tempo. Per ora il contratto scade a fine stagione, mi auguro possa continuare ancora due o tre anni con il Napoli. È l’uomo giusto, meritava questa chance da tanti anni. Il Napoli ha tutto per farcela anche col Barcellona, non giocare al Camp Nou può anche essere un vantaggio: a Montjuic non c’è lo stesso ambiente”.

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