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  • 'Rischiamo una nuova Calciopoli', procedimento legale dell'Aia contro Boggi, che replica: 'Ma di cosa hanno paura?'

    'Rischiamo una nuova Calciopoli', procedimento legale dell'Aia contro Boggi, che replica: 'Ma di cosa hanno paura?'

    L'Aia, l'Associazione italiana arbitri, non ci sta, e di fronte alle parole dell'ex arbitro Robert Anthony Boggi, passa al contrattacco, attraverso le vie legali. 

    Di seguito il comunicato: 
    In relazione alle recenti dichiarazioni rese dall’ex associato Robert Anthony Boggi e riportate da numerosi organi di informazione nazionali, l’Associazione Italiana Arbitri comunica che il Responsabile della Commissione esperti legali, su mandato del Presidente Marcello Nicchi, ha dato avvio, in data odierna, alle iniziative previste dalla legge a tutela della reputazione dell’Associazione, degli Arbitri e del suo Presidente.

    Le dichiarazioni sono contrarie a verità e, per di più, hanno un contenuto gravemente lesivo della reputazione e della dignità degli organi direttivi democrativamente eletti e degli Arbitri federali in attività.

    Di qui, la decisione di ricorrere all’Autorità Giudiziaria, in tutte le sedi, nella certezza che essa giungerà ad accertare l’illegittimità delle dichiarazioni rese e, ancora una volta, darà giusta tutela al buon nome dell’Associazione e degli Arbitri di calcio italiani.


    A stretto giro di posta, è arrivata la controreplica di Boggi, intervistato da ‘Punto Nuovo Sport Show’, su Radio Punto Nuovo: "Comunicato AIA? Non hanno niente da fare e che pensare. Ho detto tutte cose vere, provate. Andiamo in tribunale, la differenza che passa tra me e loro, io sono malato e non so neanche quanto tempo mi resta, loro di me cos'hanno paura? Ho espresso solo un mio giudizio è meglio che non facciano niente, io non ho offeso nessuno, gli ho anche fatto i complimenti. Quando si fanno le elezioni chi vince prende tutto, non c'è neanche occasione di presentare qualcosa di diverso: se questa è democrazia, allora hanno ragione loro. Gli arbitri si dovrebbero preoccupare, invece di essere coccolati o guidati... un minimo di democrazia interna farebbe bene. Se si sono offesi sulla questione di calciopoli, la preciso. Se è successa calciopoli con 44 arbitri da gestire, non è più semplice che accada su 20? Ci sono tutti i presupposti, se questa è un'offesa... Nicchi non avrebbe dovuto fare il terzo mandato, figuriamoci il quarto, cos'è una monarchia? C'è bisogno di giovani in quest'associazione".

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