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  • Padalino: 'Se Pizarro avesse giocato nella mia Fiorentina...'

    Padalino: 'Se Pizarro avesse giocato nella mia Fiorentina...'

    La storia gigliata è ricca di sfide da ricordare tra Fiorentina ed Inter. Una è senz’altro quella della stagione 1998/1999. La truppa di Trapattoni, lanciatissima al primo posto in classifica, ospita i nerazzurri in un soleggiato pomeriggio di novembre. Al ‘Franchi’ si sfidano campioni del calibro di Batistuta, Rui Costa, Edmundo, Baggio, Zamorano, Djorkaeff e tanti altri. I gigliati sono l’assoluta rivelazione del torneo, anche se la sfida inizia male. L’Inter va in vantaggio su calcio di rigore dopo pochi minuti. La reazione è veemente, il gol del pareggio tocca a chi non ti aspetti. In mezzo a tanti attaccanti di razza spunta un difensore: Pasquale Padalino. E’ lui che pareggia i conti e dà il via alla rimonta gigliata. Poi ci pensa Batistuta con un calcio di punizione a portare avanti i viola ed Heinrich chiude i conti dopo una giocata magica di Edmundo. Il settimanale Il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva proprio il difensore goleador di quella giornata.
    Padalino, partiamo dai ricordi. Quel gol sotto la Curva Ferrovia che sapore ebbe?
    «Feci il gol del pareggio, anche da una posizione defilata. Fu una grande soddisfazione, perché in quella partita giocavano campioni incredibili. Per noi fu importante vincere, eravamo una delle sette sorelle ed avevamo voglia di essere al livello delle grandi. Eravamo primi in classifica, ricordo il calore delle gente e negli occhi di qualcuno c’era anche incredulità. Eravamo una macchina rodata già da diversi anni, per certi versi molti non riuscivano a credere possibile quello che stavamo facendo».
    In quella Fiorentina quale giocatore vi avrebbe fatto comodo di quella attuale?
    «Sicuramente Pizarro. Lui avrebbe fatto la differenza anche all’epoca. Devo dire, però, che avevamo una squadra competitiva, con giocatori che facevano la differenza e che, sono sicuro, l’avrebbero fatta anche oggi. Certo, anche Rossi è un bel giocatore, ci avrebbe completato il reparto offensivo. Cuadrado, poi, l’avrei preso volentieri. Con loro si sarebbe completata una rosa che, forse, non era attrezzata per arrivare fino in fondo».
    Che giudizio dà sulla stagione della Fiorentina?
    «La Fiorentina sta facendo benissimo secondo me. Ha avuto un momento dove ci sono state delle difficoltà, ma nel complesso credo che sia una delle squadre più forti. Esprime un gioco molto piacevole e riesce ad associare risultati importanti. Forse è mancato qualcosa per agganciare la Roma e per avere qualche ambizione un po’ più prestigiosa. Manterrà questo tipo di atteggiamento fino al termine della stagione».
    Secondo lei la Fiorentina è pronta per arrivare in zona Champions League?
    «In certi momenti serviva fare il salto di qualità, anche se c’è da dire che sono mancati giocatori fondamentali come Gomez e Rossi e qualche volta sono mancati anche Cuadrado, Borja Valero e Pizarro. In squadre come la Fiorentina, quando mancano certi riferimenti, le cose si complicano. Comunque, per rispondere alla domanda, credo che possa lottare fino all’ultimo per il terzo posto».
    Al ‘Franchi’ arriva l’Inter. La squadra di Mazzarri è la delusione della stagione?
    «Secondo me non è la delusione del campionato. Dopo il cambio societario e quello in panchina, con l’arrivo di Mazzarri, c’è voluto un periodo di assestamento. Hanno pagato un prezzo abbastanza scontato. L’Inter ha grossi margini di miglioramento, anche se certi giocatori li vedo un po’ frenati per le troppe aspettative che ci sono su di loro». 
    Che partita verrà fuori sul piano tattico?
    «Secondo me uscirà fuori una partita strana, non quella che tutti si aspettano. Credo che Mazzarri voglia invertire la rotta per ottenere risultati attraverso il gioco. La Fiorentina farà la sua solita partita, quindi credo che sarà una bella sfida dal punto di vista tattico».



     

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