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  • L'impresa del Milan nel mercato più povero: spende zero ma si rafforza, come un anno fa. I numeri

    L'impresa del Milan nel mercato più povero: spende zero ma si rafforza, come un anno fa. I numeri

    • Luca Fazzini
    L'obiettivo era chiaro: muovere il minor numero di pedine per non alterare l'equilibrio perfetto creatosi nei mesi, mantenendo intatto il locus amoenus di Milanello e dintorni. Il mercato di gennaio, in casa Milan, era un'arma a doppio taglio, un mese dove occasioni e fantasie potevano fungere da tentazioni spinte dall'istinto. Maldini e Massara, invece, hanno agito con razionalità e coerenza. Pochi interventi, affari mirati: spazio ad acquisti funzionali e giocatori pronti, subito a disposizione per aiutare il Milan nella corsa al quarto posto e - perché no - al sogno scudetto.

    ACQUISTI E SPESE - "Quando parliamo di auto-sostenibilità, non intendiamo un fine, ma un mezzo". Parole e musica a firma Ivan Gazidis. Parlava così, poco più di un mese fa, il Ceo rossonero, sottolineando - nel progetto rossonero - l'importanza dell'equilibrio finanziario. Equilibrio mantenuto anche in questa sessione, vissuta sul diktat del saldo zero. Partiamo dall'aspetto economico e dall'analisi del costo dei cartellini: Mandzukic è arrivato a zero, Meite in prestito per un milione (diritto di riscatto fissato a 8-9), lo stesso per Tomori (diritto di riscatto a 26 milioni). Totale spesa: 2 milioni di euro. Aggiungiamo poi gli ingaggi: 1,8 per il croato, 550 mila per l'ivoriano, altrettanti per l'inglese. Totale: 2,85 milioni netti, poco meno di 6 al lordo. 

    CESSIONI, GUADAGNI E RISPARMI - Veniamo ora alle uscite, che hanno visto i rossoneri liberarsi di giocatori ormai decisamente fuori dal progetto. Tre esuberi come Duarte, Conti e Musacchio: addii poco significativi da un punto di vista tecnico, ma comunque da considerare a livello economico. La partenza del brasiliano destinazione Turchia permette al Milan di risparmiare 900 mila euro lordi (ingaggio da 1,85 lordo annuo). L'approdo dello spagnolo alla Lazio frutta un milione di conguaglio per il club e 1,85 milioni lordi di risparmio per l'ingaggio. Il trasferimento di Conti al Parma, infine, è quello che merita un'analisi maggiore: il terzino arriva in Emilia in prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni di euro che diventa obbligo in caso di salvezza. Al momento, dunque, nessun introito, ma in caso di riscatto i rossoneri registreranno una plusvalenza di 4,01 milioni (2,16 per l'ammortamento + 1,85 lordi per il cartellino). Da qui a giugno, dunque, il risparmio lordo sarà di 4,6 milioni lordi, una cifra molto vicina alla spesa per Mandzukic, Meite e Tomori.

    STRATEGIA VINCENTE - Una strategia che tanto assomiglia a quella dello scorso gennaio. In rossonero sbarcarono Ibrahimovic (a costo zero), Kjaer (a costo zero con riscatto a 3,5 milioni in estate) e Saelemaekers (1 milione per il prestito, 7 per il riscatto). A cui vanno aggiunti i 29 milioni guadagnati dalle cessioni (Piatek+Rodriguez) e i 22,6 milioni lordi risparmiati dagli ingaggi di Reina, Caldara, Suso, Piatek, Rodriguez e Borini. Cifre diverse, chiaro, ma dalla crisi della pandemia non si sfugge. Ciò che resta è il modus operandi sostenibile e vincente. La classifica ne è la conferma...

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