L'Inter e il vantaggio su Thuram: la firma per evitare una nuova 'beffa Bremer'
IL VANTAGGIO - L'Inter su Thuram ha iniziato a lavorare da tempo. Già due anni fa, quando alla fine in nerazzurro arrivò Correa, proprio il figlio di Lilian era in realtà il candidato numero uno. Poi il ko al ginocchio fece saltare l'affare ma i contatti, con lui e con i suoi agenti (Mino Raiola prima, Rafaela Pimenta poi) non si sono fermati. Anzi, nel corso dell'inizio di questa stagione, fra ottobre, novembre e anche nel corso dei Mondiali di Qatar 2022 (persi in finale) l'Inter ha portato avanti una trattativa serrata per portarlo in Italia a parametro zero. L'intesa, sfruttando i vantaggi del decreto crescita, è anche stata tracciata con uno stipendio che va a toccare i 10 milioni di euro lordi a cui aggiungere la parte dei bonus.
EVITARE LA BEFFA BREMER - Intesa che, dal 2 febbraio, potrebbe anche essere messa nero su bianco blindando quel vantaggio accumulato finora sulle potenziali rivali di Premier League, sul Barcellona (destinazione preferita in realtà dal padre) e su Milan e Juve che restano all'orizzonte. I dirigenti nerazzurri non possono e non vogliono trovarsi nuovamente davanti a un nuovo caso Bremer, bloccato a gennaio con un'intesa trovata con il ragazzo, ma poi sfumato in direzione Juventus per la mancata offerta recapitata per tempo al Torino.
