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  • L'Inter è un mezzo disastro, il problema non è l'assenza di Lukaku ma la difesa! Per lo scudetto serve altro

    L'Inter è un mezzo disastro, il problema non è l'assenza di Lukaku ma la difesa! Per lo scudetto serve altro

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Mezzo disastro a San Siro. L’Inter recupera nel primo minuto di recupero e pareggia con il Parma (2-2) una partita che forse meritava di non perdere, ma niente di più. Altro che nottata in testa alla classifica appaiati al Milan, i nerazzurri fanno solo un passettino avanti e agganciano Napoli e Sassuolo, domani chiamate allo scontro diretto.

    Grande occasione persa dall’Inter, grande occasione persa dal Parma. Liverani è un bravo allenatore, ma gli ultimi venti minuti li ha giocati con un disdicevole 5-4-1 che ha fatto abbassare la linea di difesa della sua squadra, in pratica inibendola di passare la metà campo. Fuori Gervinho, autore di due gol e che sarebbe potuto andare ancora a bersaglio in contropiede, davanti è rimasto il solo Inglese, che aveva sostituito Cornelius.

    L’Inter reclama un rigore per affossamento di Perisic da parte di Balogh. Il fallo c’era ed era netto, ma Piccinini, a sua volta sostituto dell’arbitro Pairetto, infortunatosi nel riscaldamento, non ha voluto vedere. Sarebbe interessante sapere se il Var Maresca ha taciuto o, invece, non è stato ascoltato. In ogni caso si tratta di un errore doppio. Dell’arbitro e del Var.

    Antonio Conte doveva fare senza Lukaku e Sanchez, due attaccanti. Ma la sua squadra i gol li ha fatti, il problema è che continua a subirne troppi (10). Non è un problema solo di reparto (anche se Gervinho in entrambi i casi è andato a prendere la palla dietro una linea statica), ma di fase difensiva (nel primo caso è stato consentito al Parma di recuperare palla ben oltre la metacampo). Qualche errore è tecnico, qualche altro è di attenzione. E anche se resto convinto che Bastoni sarebbe stato più funzionale di Ranocchia o de Vrij, tutti devono lavorare per una migliore gestione degli spazi e dei tempi quando non si è in possesso di palla.

    Il richiamo è generico (anche se sull’1-0 hanno sbagliato sia De Vrij che Hakimi), ma serve per dire che non è mancato Lukaku, casomai sono mancati Bastoni o Skriniar, non ancora recuperato dal Covid. A proposito, l’Inter avrebbe fatto proprio un bell’affare se l’estate scorsa avesse ceduto lo slovacco. 

    La partita è stata avvincente solo nella ripresa, visto che nel primo tempo, il Parma si è solo difeso (5-3-2 con Grassi e Pezzella sugli esterni) e non ha mai tirato in porta, mentre l’Inter ha collezionato calci d’angolo (11) sfiorando la porta una volta con un tiro da fuori di Kolarov. 

    Gli uomini di Liverani hanno sorpreso l’Inter dopo appena 25” dall’inizio del secondo tempo. Hernani ha pescato Gervinho in strepitoso attacco alla profondità. Di interno sinistro l’ivoriano ha messo nell’angolo alla sinistra di Handanovic. Gol da applausi, con De Vrij che non corre indietro in tempo e Hakimi che non ci arriva proprio.

    L’Inter avrebbe avuto bisogno della scossa di Conte (58’ Vidal per Gagliardini e Brozovic per Eriksen) perché fino a quando non arriva, c’è solo un gol annullato a Ranocchia (netto fuorigioco) e un colpo di testa di Lautaro

    Neanche il tempo di provarci (tiro di Vidal) e il Parma raddoppia ancora con Gervinho, solo davanti a Handanovic, su imbeccata superba di Inglese. E’ il 61’ e all’Inter servirebbe un gol subito. Brozovic ripaga Conte con un sinistro da fuori (63’) che rimette tutto in discussione. Entra Pinamonti per Darmian e Perisic, da punta va a fare l’esterno a tutta fascia a sinistra.

    Il Parma si arrocca, l’Inter tenta di alzare il ritmo, ma l’unica occasione arriva da calcio d’angolo. Ranocchia colpisce di testa a colpo sicuro anche se un po’ centrale. Sepe è bravissimo a parare

    Poi Liverani alza il muro (4-5-1) e rinuncia ai contropiede di Gervinho. L’Inter pressa e forza, ma il risultato non si schioderebbe se al primo dei quattro di recupero, Pinamonti non conquistasse una punizione laterale e Kolarov non la battesse per la testa di Perisic che mette dentro. 

    C’è poco tempo e meno lucidità, ma Vidal di testa gira fuori all’ultimo secondo. Resta un pareggio da poco e la rabbia dell’Inter per il rigore non concesso su Perisic. Per lo scudetto serve altro.

    IL TABELLINO


    Inter-Parma 2-2

    Marcatori: 1’ s.t. e 17’ s.t. Gervinho (P), 19’ s.t. Brozovic (I), 46’ s.t. Perisic

    Assist: 1’ s.t. Hernani, 17’ s.t. Inglese, 19’ s.t. Barella, 46’ s.t. Kolarov

    Inter: Handanovic; Kolarov, Ranocchia, de Vrij; Hakimi (dal 33’ s.t. Young), Barella (dal 33’ s.t. Nainggolan), Gagliardini (dal 13’ s.t. Brozovic), Darmian (dal 23’ s.t. Pinamonti); Eriksen (dal 13’ s.t. Vidal); Lautaro, Perisic.

    Parma: Sepe; Grassi (dal 39’ s.t. Brugman), Iacoponi, Gagliolo, Pezzella; Hernani, Balogh, Kurtic (dal 29’ s.t. Sohm); Kucka; Cornelius (dal 1’s.t. Inglese), Gervinho (dal 29’ s.t. Cyprien).

    Ammoniti: Hernani (P), Ranocchia

    Espulsi:

    Arbitro: Marco Piccinini (della sezione di Forlì)

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