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  • L'Italia è l'opportunità di Chiesa di tornare grande. Ma la Juve teme uno scenario

    L'Italia è l'opportunità di Chiesa di tornare grande. Ma la Juve teme uno scenario

    • Gabriele Stragapede
    La stagione, con la giornata di oggi, può dirsi ufficialmente conclusa. L’annata ‘22/’23 passa agli archivi della storia del calcio italiano e, in casa Juventus – in attesa di sapere se la UEFA estrometterà la squadra bianconera dalla prossima edizione della Conference League – è tempo di bilanci, valutazioni e riflessioni. Pensieri che vertono sulle strategie da operare in ottica mercato, dove la mancata qualificazione alla Champions ha lasciato più di qualche dubbio ai giocatori della rosa bianconera e alle casse della società, dove pende una famosa mancanza di 100 milioni. E tra i componenti dello scacchiere di Allegri, c’è un ragazzo la cui stagione non può dirsi ancora conclusa, dati gli impegni in Nations League con la Nazionale di Roberto Mancini.

    OCCHI SU CHIESA – Federico Chiesa, infatti, rientra nella lista dei convocati del ct azzurro per la sfida che attende l’Italia questo mercoledì contro la Spagna, un match che varrà l’accesso all’ultimo atto di questa Final Four di Nations League. Per l’esterno classe ‘97 sarà un’occasione per mettersi nuovamente in luce dopo l’ottimo rush finale che l’ha visto coinvolto con la Juventus, dove ha siglato le sue uniche due reti in campionato nelle ultime 3 partite – contro Empoli e Udinese -. Per Chiesa sono quindi fondamentali questi impegni con la maglia azzurra per allontanare definitivamente il periodo buio contrassegnato dalla rottura del legamento crociato – che ne ha condizionato l’intera stagione – e dal digiuno da gol che durava dal gennaio 2022, dalla partita contro il Napoli. Il giocatore bianconero vuole proseguire il suo percorso di rinascita, di ritrovamento della fiducia persa, concentrando a pieno le sue energie nelle prossime due sfide della Nazionale di Mancini. Ma se per Chiesa – le cui condizioni per rimanere alla Juve dipendono anche dalle ambizioni della società piemontese - saranno una vetrina per mettersi nuovamente in mostra, per la Juventus questi due match rischiano di riaccendere le sirene dei top club europei e le luci dei riflettori del mercato sull’esterno azzurro.

    FUTURO – Gli estimatori, d’altronde, non mancano in giro per l’Europa. Dal Liverpool di Jurgen Klopp – da tempo intrigato dal talento di Chiesa – al Newcastle, passando anche per il Manchester United che ha già tentato un altro giocatore fondamentale per Allegri – leggasi Adrien Rabiot – e il Bayern Monaco, tutti club pronti a rimpinguare le casse bianconere e a versare cifre importanti per assicurarsi le prestazioni di Chiesa. La dirigenza della Vecchia Signora è chiamata a prendere una decisione importante, visto anche il contratto in scadenza a giugno 2025. Nessuno è intoccabile alla Continassa e nel caso arrivasse un’offerta importante e concreta, i vertici bianconeri rifletterebbero profondamente sul futuro dell’esterno azzurro. Ma Chiesa ha già fissato l’ordine d’importanza dei suoi pensieri nel post partita a Udine: prima la Nazionale, poi la Juventus, in questo preciso ordine. Con il rischio che la maglia azzurra restituisca alla Juve – e anche al mercato – un giocatore di assoluto livello e di caratura internazionale, pronto a scatenare un’asta europea.

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