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  • Le ambizioni e i desideri di Chiesa: il messaggio alla Juve è chiaro, il futuro punta in una sola direzione

    Le ambizioni e i desideri di Chiesa: il messaggio alla Juve è chiaro, il futuro punta in una sola direzione

    • GS
    La stagione è terminata e la Juventus ha centrato la qualificazione alla prossima edizione della Conference League, grazie al 7° posto ottenuto in campionato, UEFA permettendo. Tutti gli sforzi e i sacrifici della società bianconera rischiano di diventare vani. La penalizzazione di 10 punti subita in campionato da parte della giustizia sportiva italiana – a causa delle vicende extragiudiziarie che hanno coinvolto la Vecchia Signora – ha allertato il massimo organo continentale del calcio, pronto a estromettere la formazione di Allegri dall’Europa che sarà, permettendo a Fiorentina o Bologna di prendere il posto della Juve in Conference.

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    Chiaro che, nei pensieri della società piemontese, l’Europa da centrare era quella che contava davvero (leggasi Champions League) ma se la Juventus ha ottenuto almeno il minimo obiettivo stagionale – sul campo – lo si deve alla freschezza e al ritorno al gol di un giocatore in particolare.

    AL CENTRO DEL VILLAGGIO – La rete di Federico Chiesa – splendida conclusione su servizio di Locatelli – non ha lasciato scampo a Silvestri, permettendo ai bianconeri di uscire dalla Dacia Arena di Udine con i tre punti nel sacco. Punti che, complici i successi contemporanei della Roma sullo Spezia e dell’Atalanta sul Monza – non ha regalato almeno l’Europa League alla squadra di Allegri ma l’ha relegato alla recentemente nata Conference. Una rete fondamentale non solo per il club torinese ma anche per lo stesso giocatore azzurro, arrivato alla sua seconda marcatura negli ultimi 3 incontri – compreso il gol siglato a Empoli – dopo un digiuno che durava dal gennaio 2022, dalla partita contro il Napoli dello scorso campionato. La rottura del legamento crociato ne ha condizionato tutta la stagione ma ora Chiesa è tornato, pronto a traghettare la Juve verso nuovi e più importanti traguardi. A patto che ci siano le condizioni necessarie per proseguire la sua storia a Torino.

    SERVONO CERTEZZE IN FUTURO – Nel post partita di ieri sera, Chiesa ha sviato – a DAZN - le domande riguardanti il suo futuro: "Adesso pensiamo alla Nazionale, poi vedremo. Bisogna rialzarci e pensare al futuro, noi dobbiamo pensare a riportare la Juve competitiva ma nel vero senso della parola”. Prima la Nazionale, poi la Juventus, in questo preciso ordine nei pensieri del giocatore azzurro. Una volta terminati gli impegni con la compagine di Mancini, ecco che Chiesa potrà concentrarsi sul futuro alla Vecchia Signora. Un futuro che, se fosse per Chiesa, rimarrebbe legato ai colori bianconeri. Ma il contratto in scadenza nel giugno 2025, l’attuale situazione di incertezza nell’organigramma tecnico e societario della Juventus e il pressing di club come Liverpool e Bayern Monaco, pronti a sborsare cifre importanti per assicurarsi le prestazioni dell’ex Fiorentina. Nessuno è intoccabile in quel della Continassa ma Chiesa ha tutta l’intenzione di tornare centrale nello scacchiere di Allegri e tornare a far splendere la Juventus nel panorama nazionale e internazionale. A patto che la Juventus risolva ogni questione e progetti una squadra all’altezza della sua storia e delle sue ambizioni. Con Chiesa al centro del villaggio bianconero.

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