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  • La cessione del Marsiglia e la prospettiva di un Classique tutto arabo con il PSG

    La cessione del Marsiglia e la prospettiva di un Classique tutto arabo con il PSG

    • Giacomo Luca
    “Per ogni fine c’è un nuovo inizio”. L’ultima frase di una delle massime più conosciute del
    terzo libro più tradotto al mondo (dopo la Bibbia e il Corano), Il piccolo Principe, potrebbe
    tratteggiare appieno il momento storico che sta attraversando l’Olympique di Marsiglia in queste ore; l’eventuale cessione del club con a capo il patron americano, Frank McCourt per mano del magnate saudita Al-Waleed bin Talal, potrebbe sancire la fine di un’era magra di vittorie e l’inizio dell’ambizioso progetto che coinvolge anche l’acquisizione dello storico impianto marsigliese del “Velodrome”.

    IL PUNTO SULLA TRATTATIVA - Pochi giorni fa era circolata l’indiscrezione della messa in vendita del club provenzale per 250 milioni, a causa dei troppi debiti che ne hanno caratterizzato la proprietà americana sin dal suo ingresso nel 2016. Non sono bastati gli oltre 350 milioni di euro spesi dall’attuale presidenza perché il club ne accusa altri 100 dovuti a diversi fattori, quali la negata riqualificazione commerciale e residenziale del quartiere vicino allo stadio ed inevitabilmente l’emergenza Covid 19 che ha portato alla conclusione anticipata della Ligue 1. Nonostante la qualificazione alla prossima
    Champions League, il club è corso subito ai ripari cercando nuovi acquirenti e il più
    indiziato e facoltoso fra questi è l’emiro arabo Al-Waleed bin Talal, già accostato alla società marsigliese nel 2014. L’offerta di quest’ultimo per rilevare il club si aggira intorno ai 400 milioni di euro ed è legata alla cessione dell’impianto del “Velodrome” che rappresenta al momento l’unico ostacolo per la buona riuscita dell’affare. Il comune questa volta potrebbe vacillare perché oltre che essere attratto dal guadagno che ne ricaverebbe dalla vendita, è conscio della delicata situazione finanziaria dell’attuale gestione e dello spettro di un nuovo fallimento. 

    IL MERCATO CHE VERRA’ - L’orizzonte di un nuovo cambio di proprietà potrebbe inaugurare una sessione estiva di questo calciomercato (o del prossimo) come quelle che
    da tanti anni infiammano l’ambiente dei rivali parigini; sul piatto ci sarebbe un budget trasferimenti di oltre 300 milioni di euro per rinforzare la rosa, se la Uefa dovesse smorzare i parametri del fair play finanziario in ottica stagione 2020-2021. Come per il
    Newcastle, (implicato nella frastagliata cessione al fondo sovrano dell’Arabia Saudita)
    un’altra storica società si appresterebbe ad invertire la rotta verso l’Oriente con una
    proprietà multimilionaria al timone.

    In lizza per il ruolo di direttore sportivo sono circolati una serie di nomi e il più papabile al momento, sembra essere quello del portoghese Antero Henrique con un passato al Porto
    e al PSG. Da valutare sarà la posizione soprattutto dell’attuale allenatore dei biancoazzurri, André Villas-Boas reduce in questa Ligue 1 di un ottimo secondo posto
    eguagliando il risultato della stagione 2012-2013.

    SFIDA AL PSG - L’obiettivo del magnate saudita sarebbe lo stesso che ha condotto Al-Khelaifi ad acquistare il PSG: ricondurre il club marsigliese, vincitore di 9 titoli nazionali e
    della Coppa Campioni 1992-1993 nel posto che gli spetta in Europa. L’”appeal” del campionato francese inoltre, ne gioverebbe in quanto da anni oramai si fa fatica a trovare
    una valida alternativa al club capitolino per la vittoria finale. In attesa che la trattativa entri nella fase finale, in Francia si intravede la possibilità di un “Classique” tutto arabo. La sfida al PSG è lanciata!

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