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  • La 'chiamata' di Cristiano Ronaldo e Donnarumma nel destino: Moha Ramos ha un sogno Real

    La 'chiamata' di Cristiano Ronaldo e Donnarumma nel destino: Moha Ramos ha un sogno Real

    • Andrea Distaso
    Era cresciuto con l'etichetta di Donnarumma di Spagna, classe 2000 come il portiere del Milan e per struttura fisica e caratteristiche tecniche accostabile all'estremo difensore italiano. Oggi Moha Ramos è a Birmingham, in prestito dai blancos per farsi le ossa e avere l'opportunità di giocare, ma non dimentica il suo passato e quello che hanno rappresentato per lui il centro sportivo di Valdebebas e Zinedine Zidane.

    LA CHIAMATA DI CR7 - L'allenatore francese ne rimase totalmente stregato dopo averlo visto all'opera con la Juvenil A guidata da Guti, tanto da invitarlo con sempre maggiore frequenza ad allenarsi coi grandi, a fianco di Keylor Navas, Marcelo, Sergio Ramos, Modric e soprattutto Cristiano Ronaldo. E arrivando a sfiorare, in campionato contro l'Atletico, l'esordio da record con le merengues, battendo persino un certo Iker Casillas. Il destino decise diversamente, ma non gli impedì di instaurare un rapporto speciale con molti dei suoi ex compagni. E di portarsi a casa dei regali non da tutti, specie se a farli è un certo Ronaldo: "Le medaglie di campione del Mondiale per club del 2017 e del 2018 la conservano i miei genitori, mentre Cristiano mi donò due telefonini in due occasioni. Una cosa che mi è rimasta nel cuore, ero così emozionato che non sono nemmeno riuscito a dirgli grazie".

    QUALE FUTURO? - A Birmingham Moha Ramos, nato a Tenerife ma di origini senegalesi, gioca attualmente nella formazione riserve, in attesa della prima presenza ufficiale in Championship. Il futuro è tutto da scrivere, verosimilmente altrove per avere la chance di dimostrare tutto il potenziale esibito anche con le nazionali giovanili spagnole. Difficile coronare da subito il sogno di esplodere a Madrid, dove attualmente il padrone è Courtois e dove tra gli obiettivi c'è proprio quel Gianluigi Donnarumma a cui è stato accostato. Le doti fisiche non mancano, la reattività tra i pali e la personalità nemmeno; serve forse quel pizzico di fortuna e di convinzione nei suoi mezzi che ancora non gli ha permesso di guadagnarsi un posto al sole. Magari potrebbe chiedere un consiglio a Cristiano Ronaldo, il telefono ce l'ha.

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