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  • Da Hansen ad Harder, da Putellas a Kirby: Chelsea-Barcellona è scontro tra titani, in palio il trono d'Europa

    Da Hansen ad Harder, da Putellas a Kirby: Chelsea-Barcellona è scontro tra titani, in palio il trono d'Europa

    • Andrea Barbuti
    Questa sera, alle 21, lo stadio Gamla Ullevi di Goteborg, in Svezia, ospiterà la ventesima edizione della finale di Champions League femminile. Dopo anni di dominio del Lione, questa volta toccherà a una fra Barcellona e Chelsea salire sul trono d’Europa e sarebbe una prima volta per entrambe. Le blaugrana vogliono sorprendere, il pronostico è a favore delle blues che quest'anno si sono guadagnate il soprannome di “mentality monsters”.

    IL BARCELLONA - Le ragazze  in camiseta blaugrana vengono da una stagione strepitosa, nella quale hanno già conquistato la Liga vincendo 26 partite su 26 e giocando un calcio spettacolare, alla maniera cruijffiana che rende il Barça més que un club. La finale di questa sera è il coronamento di un percorso iniziato 9 anni fa, quando parteciparono alla Champions League per la prima volta perdendo 7-0 all’esordio contro l’Arsenal nei sedicesimi di finale, un percorso che sembrava poter raggiungere il più felice epilogo già nel 2019, quando però persero 4-1 in finale contro il Lione, vera e propria dominatrice del calcio femminile con 7 coppe in bacheca. Oggi, dopo aver eliminato PSV, Fortuna Hjorring, Manchester City e PSG, hanno una seconda possibilità di entrare nella storia e diventare la prima squadra spagnola a vincere la competizione. Nove anni fa, in quel 7-0, c’era il capitano Vicky Losada, che stasera dovrebbe sedere in panchina. C’era anche Alexia Putellas, che ora, a 27 anni è la vera anima della squadra, spesso con la fascia di capitano al braccio. Questa sera è in dubbio per un problema muscolare, ma farà di tutto per esserci.

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    IL CHELSEA - Sono passati 14 anni quando l’Arsenal, acerrimo rivale del Chelsea, vinse la Champions League femminile e coronò il quadruple. Da allora, oltremanica non ci è riuscito nessuno, ma oggi le blues hanno l’opportunità di ripetere quell’impresa (hanno già vinto coppa di lega e campionato e devono disputare una finale di FA Cup). In quel 2007, Emma Hayes faceva parte dello staff delle gunners: quattordici anni dopo siede sulla panchina del Chelsea e vuole trascinarla sulla vetta d’Europa. Dopo aver sconfitto Benfica, Atletico Madrid, Wolfsburg e Bayern Monaco, le ragazze capitanate da Magdalena Eriksson, hanno conquistato la loro prima finale della storia. Abramovich ha investito molto anche nella squadra femminile, componendo il formidabile tridente Kirby-Kerr-Harder. Ora si ritrova entrambe le squadre in una finale di Champions League: se dovessero andare entrambe le finali per il meglio, si tratterebbe di una doppietta che non ha eguali nella storia del calcio.

    HANSEN-HARDER: NEMICHE-AMICHE - La copertina sarà tutta di Caroline Graham Hansen e Pernille Harder. Fra il 2017 e il 2019 costituivano una coppia d’attacco da sogno al Wolfsburg. Caroline, norvegese, era lì dal 2014 ed aveva già giocato una finale di Champions, perdendola, contro il Lione, quando nel 2017 arrivò in Bassa Sassonia anche la danese Pernille. Insieme, hanno vinto due campionati tedeschi e, nel 2018 hanno rincorso il sogno di vincere la Champions League, infrantosi ancora sulla strapotenza del Lione. Nel 2019 la Hansen è passata al Barcellona. Nel 2020 la Harder, dopo aver perso un’altra finale, sempre contro il Lione, è diventata la calciatrice più costosa di sempre (250 mila sterline), accettando le avances del Chelsea. Questa volta il Lione non c’è, la Champions League cerca una nuova regina e le due attaccanti si ritrovano a rincorrere ancora insieme quel sogno, questa volta con una maglia diversa. Il dramma è che solo una delle due verrà incoronata.


     

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