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  • La Juve ai tecnici, come 13 anni fa: al campo pensano Allegri e Cherubini, ma con quali autonomie?

    La Juve ai tecnici, come 13 anni fa: al campo pensano Allegri e Cherubini, ma con quali autonomie?

    • Marcello Chirico
      Marcello Chirico
    Ferrero, Scanavino, Cappiello, Pistone, Negri. È la formazione del nuovo consiglio d’amministrazione Juventus , quello che diventerà operativo dal prossimo 18 gennaio. È stato definito un “cda da battaglia”, perché dovrà appunto andare a fare la guerra su tre fronti: penale con la Procura di Torino, fiscale con la Consob, sportivo con la procura federale. I suoi componenti sono infatti tutti esperti di conti, finanza, fisco, diritto, nemmeno uno di calcio, che sarebbe poi il brand trainante dell’intera società, neanche una parte così marginale. La proprietà ha ritenuto però prioritaria la difesa legale del club al campo, la cui gestione è stata appaltata in toto, da qui a fine stagione, ad Allegri e Cherubini. Scanavino sarà il DG e terrà lui i rapporti con l’area sportiva, ma di fatto questa se la gestiranno in toto l’allenatore e l’attuale DS. Con quale autonomia lo si scoprirà solo in corso d’opera.

    Alla Juventus sembra davvero essere tornati indietro di 13 anni, quando alla guida di quella Juve, uscita con le ossa rotte da Calciopoli, c’erano – come stavolta – solo tecnici. I risultati prodotti da quell’assenza pressoché totale di esperti di calcio ce li ricordiamo, e non furono di certo esaltanti. Era però una situazione diversa: in quel caso c’era stata una rosa smantellata per necessità, stavolta – almeno per ora – i giocatori sono rimasti gli stessi, e tali rimarranno fino alla fine della stagione. A gennaio non si aggiungerà nessuno, a meno che non parta qualcun altro, e il principale indiziato è McKennie. I “nuovi” acquisti saranno principalmente Chiesa, Pogba e un Di Maria sano e motivato, si spera più della prima parte di stagione.

    L’aspetto però che inquieta lo stesso è un altro: riusciranno da soli, Allegri e Cherubini, a gestire l’intera baracca? Non potendo contare su una figura del cda che abbia dimestichezza con le faccende di campo? Una volta almeno c’era Nedved, ora neanche uno. Certo, lo dovranno fare solo per i prossimi 5 mesi, ma saranno però quelli che decideranno l’intera stagione, e nei quali entrambi si giocheranno la permanenza nel club. Eppoi - come accennavamo all’inizio - di quanta libertà d’azione godranno? Gli sarà consentito, per esempio, selezionare e scegliere i giocatori eventualmente da sostituire in rosa? O dovranno comunque (come pare) passare prima dal dg Scanavino per ottenere il via libera su possibili cessioni & acquisti? Tra l’altro: da qui al 18 (giorno d’insediamento del cda) e, molto probabilmente, 20 gennaio (quando il Consiglio d’appello federale si esprimerà sulla richiesta di riaprire il processo sulle plusvalenze) Cherubini potrà avviare contatti con alti club, ma non chiudere trattative senza il disco verde del nuovo consiglio. Questione di forma, ma anche di opportunità. Inoltre, da qui a giugno, quali saranno i dirigenti autorizzati a parlare davanti alle tv, prima e dopo una partita? Sempre e soltanto Cherubini e Allegri? E potranno anche assumersi la totale responsabilità di rispondere a domande su mercato, spiegare eventuali risultati negativi ed esprimersi riguardo a polemiche in genere? O si trincereranno nei “no comment”? Si attendono risposte, nel breve.

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