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  • Higuain, un gol ogni 39': dal dominio in Italia parte l'assalto alla Champions

    Higuain, un gol ogni 39': dal dominio in Italia parte l'assalto alla Champions

    • Nicola Balice

    Altro che porta stregata. Lo scorso 13 febbraio, la punta del piede di Bonucci ha impedito a Higuain di trovare il gol che poteva cambiare le sorti di Juve-Napoli e, forse, della lotta Scudetto. È bastato cambiare maglia, per trasformare quella porta che sembrava stregata in una porta magica. Un tiro, un gol, tre punti contro la Fiorentina. Due tiri, due gol, tre punti con il Sassuolo perché di più non se ne possono incassare. L'impatto in bianconero del Pipita è stato devastante, in senso positivo. Lo si nota ad occhio nudo, anche in come ha già cambiato il modo di impostare calcio della formazione bianconera, che ora ha un terminale offensivo da cercare sempre e comunque, favorendo ancor di più gli inserimenti di giocatori dal raro quoziente intellettivo calcistico come Pjanic e Khedira. E come spesso accade in questi casi, arrivano i numeri a suffragare l'eccezionalità di un giocatore come Higuain e il suo saper essere decisivo come nessun altro in Italia, quegli stessi numeri che parlano di una media gol semplicemente pazzesca anche se agevolata dall'essere appena all'inizio della sua avventura in bianconero: tre gol in 117 minuti giocati, un gol ogni 39 minuti che al 10' del primo tempo aveva toccato il picco di un gol ogni 19 minuti. Certo, siamo solo all'inizio. Ma che inizio: ideale per la Juve e i suoi tifosi, che con questo Higuain possono lasciar parlare tutti gli altri dei chili e dei soldi di troppo.

     

    ORA LA CHAMPIONS – L'effetto Higuain quindi c'è già stato e si è già visto. Anche se, scettici e incontentabili continuano a parlare di un colpo non necessario per quel che riguarda il panorama italiano. La Juve era già la più forte, rimane la più forte. È in Champions che i campioni d'Italia, Higuain in particolare, sono attesi al varco. Il Siviglia rappresenterà la prima vera cartina di tornasole, a pochi giorni da una partita inevitabilmente diversa dalle altre come quella di San Siro con l'Inter. Intanto, questa Juve e questo Higuain, permettono di arrivare alla doppia sfida di fuoco al massimo della forma: perché è vero, non è in Italia ad esserci bisogno di tutta questa abbondanza. Ma chiudendo le partite in mezz'ora, con un bomber così, anche la Champions si può preparare meglio: un anno fa, si arrivava al debutto di Manchester con un punto in classifica e tante polemiche. Il vento portato anche dall'effetto Pipita è cambiato. Vero, verissimo: siamo solo all'inizio. Ma che inizio.

    @NicolaBalice


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