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  • La Juventus che patteggia mette Agnelli contro Elkann: aria tossica in famiglia

    La Juventus che patteggia mette Agnelli contro Elkann: aria tossica in famiglia

    La nuova dirigenza della Juventus sta cercando una soluzione morbida e diplomatica per uscire dallo tsunami che ha colpito il club. Come scrive Tony Damascelli su ilgiornale.it, il presidente Ferrero e l'amministratore delegato Scanavino hanno disegnato un piano, seguendo le indicazioni dell'azionista di riferimento John Elkann, nel tentativo di rendere meno afflittive le sanzioni che potrebbero colpire sia il club, sia la squadra, tra pesanti pene pecuniarie e clamorosi provvedimenti disciplinari.

    Il patteggiamento a livello italiano e poi europeo, con la nostra giustizia sportiva e con il tribunale dell'Uefa è, di certo, la via più logica per affrontare il prossimo futuro senza l'angoscia di una retrocessione o una forte penalizzazione, in questo torneo o nel prossimo campionato, oltre a sanzioni ultra milionarie su un quadro contabile già devastato. Ma questa nuova via politica e legale non sarebbe gradita all'ex presidente che la considera, ovviamente, una ammissione di colpe che lui, al contrario, continua a respingere, pur nell'evidenza di dati e di fatti che avevano portato lui medesimo, insieme con tutto il cda bianconero, a rassegnare le dimissioni evitando colpi di scena inauditi nel caso fosse stato reiterato il reato (si parlò di arresti).

    L'aria è sicuramente tossica e il dissidio tra Andrea Agnelli e i nuovi dirigenti, scelti e indicati da John Elkann e dunque sollecitati nella soluzione del patteggiamento, sta offrendo, a porte chiuse ma con molti spifferi, altri problemi interni della famiglia proprietaria della Juventus, prosegue Damascelli. 

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