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  • La Lega scozzese, la ripresa e la 'mossa Mr. Bean': che pasticcio del Dundee!

    La Lega scozzese, la ripresa e la 'mossa Mr. Bean': che pasticcio del Dundee!

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Gli scozzesi lo fanno meglio. Cosa? L'inestricabile casino in lega calcio. Abituati alle situazioni grottesche che accadono in via Rosellini ci sorprendiamo nello scoprire che c'è chi va ben oltre la Lega di Serie A. Perché il pasticciaccio apparecchiato dalla Scottish Professional Football League (SPFL) è degno di Mister Bean e ha messo l'organizzazione nelle condizioni certe di uscirne devastata.

    Tutto comincia venerdì 10 aprile. Che è anche il venerdì santo, il giorno in cui per il calcio professionistico scozzese inizia una passione al momento priva di via d'uscita. Per quel giorno alle 17 scade il termine della consultazione telematica dei club lanciata due giorni prima dalla SPFL per decidere cosa fare della stagione in corso: dichiararla chiusa o altrimenti portarla a compimento? La proposta è quella di dare mandato alla Lega per chiudere immediatamente i campionati. Il meccanismo di voto è complesso e richiede che ciascuna categoria si esprima favorevolmente al 75%. E quando alle 17 scade il termine fissato dalla Lega, dalle operazioni di voto online risulta che la proposta della SPFL abbia raggiunto una quota di consenso pari a 85%. Ma si tratta di un dato aggregato, perché se si va a guardare la composizione del voto espresso dalle singole divisioni emerge un problema: in Premiership, la seconda divisione, non è stata raggiunta la richiesta quota del 75% di voti. Il conteggio dice che, su 10 società, 7 hanno votato a favore, 2 contro e 1 non ha votato. E proprio quel voto non espresso, che fa oscillare fra 70% (se fosse un no) e 80% (se fosse un sì) l'esito, tiene in scacco l'intero calcio professionistico.

    Basta poco per capire chi ha votato no e chi tiene in sospeso il football scozzese. I contrari sono Caledonian Thisle e Partick Thistle. Chi invece sta lì a tentennare è il Dundee (da non confondere col Dundee United, anch'esso militante in Premiership). Sul cui voto si accende il mistero. Le versioni si intrecciano e la più accreditata sostiene che anche il Dundee si sia espresso in senso negativo, o quantomeno fosse sul punto di farlo. La sola cosa certa è che quel voto non è mai stato ricevuto dal sistema telematico della Lega . E rimane da capire se si sia perso nella rete o non sia mai stato inviato correttamente. In un articolo pubblicato sul sito di BBC viene mostrata l'immagine della scheda predisposta dal club, con la spunta ben chiara sull'opzione “reject” e la firma visibile del managing director del club, John Nelms. Quel voto non arriva mai alla SPFL. Che per di più incappa in una gaffe clamorosa. Il chief executive Neil Doncaster annuncia gli esiti del voto, specificando però che ancora tre club devono votare. Peccato che, di quei tre voti, uno imbrigli l'intero movimento. Inoltre c'è chi ha da obiettare sulla tempistica richiesta dalla SPFL: voto lanciato il mercoledì con risposta entro venerdì su una questione così importante e senza alcuna possibilità di consultazione. A proposito di questo equivoco prende posizione l'Aberdeen. Che pure ha votato in modo favorevole alla mozione proposta dalla Lega, ma poi tramite comunicato divulgato dal sito ufficiale del club manifesta perplessità e aggiunge un'interpretazione sulla tempistica del voto: 28 giorni, non certo 48 ore. Ne deriva che il termine delle ore 17 di venerdì 10 aprile sarebbe ordinatorio e non perentorio. E a quel punto l'improvvida comunicazione degli esiti del voto fatta da Doncaster diventa una formidabile arma negoziale per il Dundee. Qualcuno ha fatto giustamente osservare che è stato come dare gli exit poll con le urne ancora aperte. Comprensibile che adesso diversi club chiedano la testa del Ceo di SPFL.

    Dal canto suo il managing director del Dundee, John Nelms, ha capito di essersi ritrovato fra le mani un potere negoziale formidabile. E lo sta utilizzando per intero. Già nel pomeriggio di venerdì 10 aprile, cioè a “non voto” ancora caldo, il sito ufficiale del club ospita un lungo comunicato in cui vengono illustrate le ragioni del tentennamento. Giustificazioni buone pur di omettere la vera causa della non decisione: massimizzare l'insperata opportunità. E si racconta di trattative sotterranee per convincere il club a votare sì, con promessa di far disputare in casa del Dundee ricche gare amichevoli. Ciò che per il momento non smuove il Dundee dalla propria posizione. Nelms continua a temporeggiare e sa che ha ancora un po' di tempo a disposizione per farlo. E lo dimostra il nuovo, lungo comunicato del club pubblicato giusto oggi dal sito ufficiale. Un nuovo, ampio giro di supercazzola per far capire che la decisione di voto è ancora da venire. Potete scommettere che quel voto se lo farà ricompensare bene, mister Nelms.

    @pippoevai

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