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  • La lettera del questore alla Juve: 'Stop biglietti agli ultras'. Due mesi dopo la denuncia del club bianconero

    La lettera del questore alla Juve: 'Stop biglietti agli ultras'. Due mesi dopo la denuncia del club bianconero

    Spunta un nuovo retroscena nella vicenda che coinvolge la Juventus e gli ultras nell'ambito dell'indagine 'Last Banner': due mesi prima della denuncia del club alle autorità per le pressioni e le minacce subite, l'allora questore scrisse una nota alla società invitandola a interrompere la concessione di biglietti. A rivelare il fatto Corriere.it, che pubblica il testo della nota firmata da Francesco Messina, datata 17 aprile 2018 e indirizzata a Beppe Marotta, all'epoca amministratore delegato bianconero.

    "È stato verificato che codesta società sportiva concede, a titolo gratuito, titoli di accesso all’Allianz Stadium ai cosiddetti “striscionisti” nonostante molti degli stessi risultino essere stati destinatari di provvedimenti Daspo, ovvero condannati per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive", si legge nel testo.

    Messina, da marzo a capo della Direzione centrale anticrimine a Roma, prosegue: "Tenuto conto della inopportuna prassi finora adottata si voglia provvedere, sin da subito, ad adeguare le procedure di cessione dei tagliandi di ingresso alla normativa vigente, avendo cura di impartire precise disposizioni nei confronti del personale steward che in occasione dei controlli dovrà altresì verificare la piena corrispondenza tra i dati riportati nei titoli di ingresso e quelli contenuti nei documenti di identità, verificando anche quelli delle tessere del tifoso, ritirandole in caso di riscontrate difformità".

    La nota, allegata agli atti dell'inchiesta portata avanti da Digos e Procura, è indicata come momento "critico" per l'ipotizzata "associazione" (a delinquere) per "l’interruzione della concessione di biglietti gratuiti da parte della società sportiva, su esplicita richiesta del questore Francesco Messina". Da lì la soppressione della concessione di biglietti e i reati per tentare di "ripristinare quei vantaggi soppressi". Fino al 19 giugno, giorno in cui il Supporter liaison officer della Juve Alberto Pairetto ha presentato la denuncia formale in questura.

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