La letterina scritta a Conte per far volare Babbo Natale
L’invito a Conte è quasi una preghiera a nome dei bambini di tutto il mondo. Quella di non impedire a Santa Claus il suo tradizionale viaggio notturno, privo di frontiere, per la consegna dei pacchi con dentro i regali sognati tutto l’anno. Tommaso si preoccupa della salute del vecchio amico di sempre (“Essendo anziano è anche fragile, ma certamente indosserà la mascherina”), gli promette che nel suo piccolo lo aiuterà (“Accanto alla tazza del latte con i biscotti metterò un igienizzante uguale a quelli che usiamo a scuola”) e poi si rivolge direttamente al premier (“Mi raccomando, gli faccia pervenire l’autocertificazione necessaria a muoversi”). Come in una fiaba di quelle che i nonni non hanno mai smesso di raccontare ai loro nipotini per farli addormentare sereni.
Giuseppe Conte ha letto la letterina e ha voluto rispondere immediatamente a Tommaso scrivendo di suo pugno la risposta. Il premier ha tranquillizzato il bimbo di Cesano e tutti quelli d’Italia garantendo che si farà portavoce direttamente con Babbo Natale al quale verrà garantito un lasciapassare planetario per fare in modo che nessun ragazzino venga “rapinato” del suo Natale. Diciamolo pure forte: si tratta di una bella storia non soltanto per i piccini che, evidentemente, si fidano ancora di noi adulti ma anche per tutti i bambini che si trovano in noi anziani e che, in momenti tragici come questi, si aggrappano anche alle fiabe per reagire.